FAO: nel mondo soffrono la fame 730 milioni di persone

In Italia in “povertà assoluta” vivono 5,7 milioni di persone

In occasione della 44-ma Giornata mondiale dell’alimentazione, che è stata celebrata il 16 ottobre, il Direttore generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO), Qu Dongyu, ha dichiarato che “nel mondo soffrono la fame 730 milioni di persone , mentre almeno 2,8 miliardi di abitanti del pianeta non hanno accesso ad una corretta alimentazione”.

Il tema della Giornata dell’alimentazione 2024 recita “Right to Foods for a Better Life and a Better Future” (Diritto al cibo per una vita e un futuro migliori). Il tema di quest’anno invita a riflettere sull’importanza di trasformare i sistemi alimentari globali in modo da renderli più inclusivi, resilienti e sostenibili. Milioni di persone nel mondo soffrono ancora di fame e malnutrizione, mentre i cambiamenti climatici, i conflitti e le disuguaglianze continuano ad aggravare il problema. Le comunità più vulnerabili sono spesso quelle maggiormente colpite, ma ognuno di noi può fare la differenza adottando scelte alimentari più consapevoli e sostenibili.

Anche Papa Francesco nel suo messaggio ha sottolineato le necessità di tutelare le comunità più vulnerabili: “La 44-ma Giornata mondiale dell’alimentazione ci invita a riflettere sul  diritto al cibo per una vita e un futuro migliori. Questa è una priorità perché soddisfa  uno dei bisogni fondamentali dell’essere umano, cioè mangiare per vivere in linea ad adeguati standard qualitativi e quantitativi che garantiscano l’esistenza dignitosa della persona umana”. Con queste parole inizia il messaggio di Papa Francesco, inviato al Direttore  generale della FAO, Qu Dongyu. Il messaggio del Pontefice è stato letto da Monsignor Fernando Chica Arellano, osservatore permanente della Santa Sede presso la FAO, nel corso del “World Food Forum” (Forum mondiale dell’alimentazione) che si tiene dal 14 al 18 ottobre a Roma, in Italia.

Secondo Papa Francesco “tuttavia, vediamo che questo diritto viene spesso indebolito e non applicato equamente,  con le dannose conseguenze che ciò comporta.   Nell’interesse di promuovere il diritto al cibo, la FAO propone con decisione considerare una trasformazione dei sistemi alimentari che tenga conto della pluralità e  varietà di alimenti nutrienti, convenienti, sani e sostenibili”. Il Pontefice ha sottolineato che “per fare ciò è necessario non dimenticare la dimensione sociale e culturale”.  In questo contesto sono , allora, importanti – secondo il Santo Padre – i “i principi di sussidiarietà e di solidarietà”.

“L’umanità, ferita da tante ingiustizie, esige, con urgenza, misure efficaci nel condurre una vita migliore agendo insieme animati dallo stesso spirito di fraternità”, sapendo “che questo pianeta che Dio ci ha donato deve essere un giardino aperto alla convivenza serena”, ha scritto Papa Francesco, che guarda con attenzione all’ecologia integrale che riesce a “tenere conto dei bisogni di ciascun uomo e di tutti gli uomini”. Importante, dunque, continuare nella sfida affinché “tutti possano avere cibo in quantità e qualità adeguata per sé e per le proprie famiglie, affinché ogni persona possa condurre una vita sana”.

Da parte sua, a margine del Forum di Roma, il monsignor Chica Arellano ha dichiarato che l’unica arma contro la fame è la condivisione: “Purtroppo siamo molto ricchi di retorica, ma scarsi in opere e gesti. Servono iniziative concrete da parte del mondo politico”, ha detto ai giornalisti l’osservatore permanente della Santa Sede presso la FAO.

La Giornata mondiale dell’alimentazione è un evento globale che pone al centro dell’attenzione il tema della sicurezza alimentare e della lotta contro la fame. Istituita dalla FAO nel 1979, questa giornata mira a sensibilizzare l’opinione pubblica su una delle sfide più urgenti del nostro tempo: garantire un accesso equo e sostenibile al cibo per tutti.

E il giorno in cui a Roma si riuniva il Forum mondiale dell’alimentazione l’Istituto nazionale di statistica italiano (ISTAT) ha pubblicato i dati, secondo cui in Italia nel 2023 oltre 2,2 milioni di famiglie, ovvero l’8,4% del totale delle famiglie italiane, hanno vissuto “in povertà assoluta”. Nel complesso, ha scritto l’ISTAT in un comunicato, in Italia, un Paese europeo di 59 milioni di abitanti, “sono in povertà assoluta quasi 5,7 milioni di individui, pari al 9,7% del totale degli individui residenti”.