Esiste però il rischio che qualche Governo "cambi idea"
La transizione verso le tecnologie pulite è ormai “impossibile da fermare”, perché non è più solamente le scelte politiche dei Governi, ma è diventata una parte integrante dei mercati. Come ha dichiarato il direttore esecutivo dell’Agenzia internazionale per l’energia (AIE), Fatih Birol, nel suo discorso al Forum internazionale sull’innovazione energetica a Parigi, “dobbiamo fare due lavori di cui uno, specialmente tra il momento attuale e il 2030, prevede una massiccia estensione delle tecnologie pulite che sono già ottenibili commercialmente, spingendole con forza, per esempio il solare, il vento, le pompe di calore, auto elettriche, efficienza energetica, in alcuni paesi l’energia nucleare. Ma, come abbiamo rilevato, anche questa grande spinta non è abbastanza non è sufficiente per raggiungere la decarbonizzazione entro il 2050. Quindi abbiamo bisogno, a quanto abbiamo scoperto, di spingere le tecnologie che non sono ancora sul mercato ma sono in fase di elaborazione, ma che diventeranno una parte del nostro mix energetico attorno al 2030. Di conseguenza, per il secondo lavoro da fare, la parola magica è ‘innovazione’”, ha detto Birol.
Secondo il direttore dell’AIE le “tecnologie verdi stanno procedendo più velocemente di quanto molti non realizzino”. Mentre 23 anni fa, nell’ormai lontano anno 2001 “la quota di parchi eolici e solari nella generazione elettrica globale era pari ad appena lo 0,25% nel 2027 questa quota raggiungerà almeno il 25%”, ha detto Birol. Esiste pero il rischio che alcuni Paesi cambino idea. Ma per Birol un “eventuale cambiamento di orientamento di uno o due Governi sulla transizione energetica non dovrebbe avere effetti rilevanti sulla direzione di marcia”, perché sono ormai le “forze di mercato” a dirigere il passaggio verso un futuro sostenibile. “Ci si aspetta che nei prossimi 10 anni il volume di mercato per la produzione di tecnologie innovative e di energie pulite raggiunga quota 1.000 miliardi di dollari, e sarà questo il nuovo capitolo delle industrie globali”, ha detto Birol, sottolineando ancora una volta che “la transizione energetica è impossibile da fermare”.