Gli USA si preoccupano per il consolidamento delle alleanze militari regionali e cancellano il paragrafo riguardante la “normalizzazione dei rapporti con Israele” dal futuro accordo sulla sicurezza con l’Arabia Saudita.
L’Arabia Saudita e l’Iraq hanno firmato un memorandum d’intesa sulla cooperazione militare. La firma è avvenuta a Riyadh, la capitale del Regno, dopo un lungo colloquio tra il ministro della Difesa dell’Arabia Saudita, il principe Khalid bin Salman, e l’omologo iracheno, Thabet Al-Abbasi. Durante il colloquio, bin Salman e Al-Abbasi hanno analizzato la situazione attuale e le prospettive dei legami bilaterali tra l’Arabia Saudita e l’Iraq, con il focus sul settore della difesa. Come scrive il quotidiano “Saudi Gazette” una parte dei colloqui è stata dedicata all’escalation delle tensioni tra Israele e l’Iran. Le parti hanno anche discusso dei recenti sviluppi nella regione e degli sforzi congiunti per ripristinare la sicurezza e la stabilità nel Medio Oriente.
L’attivismo politico-militare di Riyadh nel mondo arabo e l’avvicinamento dell’Arabia Saudita alla Russia e alla Cina non possono non preoccupare gli Stati Uniti, che hanno avviato dei colloqui con i vertici politici del Regno, per concludere un accordo di sicurezza bilaterale che per la prima volta “non menziona come condizione sine qua non la normalizzare i rapporti tra Riyadh ed Israele”. Come scrive il portale di informazione “Axios”, l’accordo tra gli USA e l’Arabia Saudita sarebbe staccato da un’intesa precedente molto più ampia, che avrebbe dovuto prevedere un Trattato di difesa bilaterale e un accordo per la cooperazione nello sviluppo del nucleare a scopi civili in cambio della pace tra l’Arabia Saudita e Israele”. Secondo “Axios”, Washington e Riyadh starebbero discutendo di un accordo separato perché la Casa Bianca “vuole chiudere un’intesa nel campo della sicurezza prima della fine del mandato del presidente Joe Biden”.