L’agenzia internazionale Fitch ha strappato agli Stati Uniti la prestigiosa tripla “A”, facendo scendere il rating della maggiore economia del mondo da “AAA” a “AA+” con outlook “stabile”. All’amministrazione presidenziale di Joe Biden “manca una strategia fiscale a medio termine”, hanno sottolineato gli esperti di Fitch.
La decisione dell’agenzia di rating riflette in primo luogo i continui problemi del debito pubblico statunitense. Come ha scritto Fitch in un comunicato che ha accompagnato la decisione drastica, “il downgrade riflette l’atteso deterioramento di bilancio nei prossimi tre anni”. Secondo gli analisti dell’agenzia di rating i ripetuti scontri al vertice del potere a Washington sul tetto del debito e le soluzioni raggiunte all’ultimo momento, praticamente con l’acqua alla gola, hanno drammaticamente eroso nel corso degli anni “la fiducia nella gestione di bilancio”.
Come ha ricordato il quotidiano Il Sole 24 Ore, dopo il downgrade di Fitch, Moody’s è rimasta l’unica agenzia che sembra ancora avere fiducia nella capacità della Casa Bianca di risolvere i problemi accumulatisi nel corso degli anni e “continua a mantenere” per gli Stati Uniti il rating a livello della tripla “A”.
Per quanto riguarda l’andamento dell’economia americana nel breve termine, gli esperti di Fitch hanno rincarato la dose, prevedendo una recessione che si manifesterà nel periodo compreso tra il quarto trimestre del 2023 e i primi tre mesi del 2024.
“Nel 2023 il Pil americano – ha stimato l’agenzia internazionale – dovrà crescere dell’1,2 per cento”. Si tratterà dunque di un notevole “rallentamento” di crescita, rispetto al +2,1%, registrato l’anno scorso, mentre per il 2024 è stata prevista una modesta crescita di appena lo 0,5 per cento. Per quel che riguarda la situazione del debito pubblico americano, Fitch prevede che nel 2023 il suo livello salirà al di sopra dei livelli pre Covid, a quota 112,9 per cento.
In questa situazione non si potrà fare a meno di nuovi rialzi dei tassi d’interesse da parte della Federal Reserve: secondo le previsioni di Fitch la decisione potrà essere presa dalla Fed “già a settembre del 2023”. Il 26 luglio scorso la Fed aveva fatto salire i tassi di interesse dello 0,25%, portandoli ai livelli massimi degli ultimi 22 anni.
Il downgrade ha provocato un terremoto vero e proprio alla Casa Bianca che si è dichiarata “profondamente in disaccordo con la decisione di Fitch”. Come ha sottolineato il portavoce presidenziale, Karine Jean-Pierre, il downgrade “sfida la realtà” proprio nel momento in cui il presidente Biden “ha dato una spinta alla ripresa più veloce fra le maggiori economie del mondo”. Anche il segretario al Tesoro, Janet Yellen, ha criticato aspramente la decisione di Fitch, definendola “arbitraria”, “obsoleta” e basata su informazioni “arretrate”.