In gennaio del 2024 la posizione di passività estera netta del settore bancario dell’Egitto è stata pari a 17,6 miliardi di dollari
La situazione del settore bancario egiziano, che soffre di una drammatica penuria di liquidità in valuta pregiata, dovrà migliorare già nei prossimi mesi. Lo scrive in un report speciale l’agenzia di rating internazionale Fitch, citando i tre “componenti” che dovrebbero aiutare gli istituti di credito del Paese nordafricano a far fronte alla crisi di liquidità in valuta estera.
In primo luogo si tratta di un maxi accordo d’investimento da 35 miliardi di dollari tra l’Egitto e gli Emirati Arabi Uniti. Inoltre il Fondo monetario internazionale (FMI) ha annunciato di aver raggiunto con il Cairo un’intesa che riguarda i finanziamenti, stimati in 8 miliardi di dollari, di un programma di sostegno del settore finanziario egiziano. Infine gli esperti dell’agenzia Fitch hanno citato la “svalutazione della sterlina egiziana di quasi il 40%”, che però “minaccia pressioni sui coefficienti patrimoniali delle banche egiziane”.
In questo contesto l’agenzia dovrà lasciare invariato il rating del settore bancario egiziano, vincolato a B-/stabile per il debito sovrano. “Di conseguenza – hanno scritto gli analisti di Fitch – riteniamo che la posizione di passività estera netta del settore bancario dell’Egitto, pari a 17,6 miliardi di dollari a fine gennaio 2024, si ridurrà significativamente nel corso del 2024”.
Infine Fitch prevede che i “rendimenti dei titoli sovrani in valuta locale egiziana tenderanno al rialzo” dopo che il 6 marzo la Banca Centrale dell’Egitto ha aumentato ancora di 600 punti base i tassi di interesse. “Ciò dovrebbe aumentare la redditività delle banche e la generazione di capitale interno nel 2024-2025”, hanno sottolineato gli esperti di Fitch.