A maggio in Argentina il tasso d’inflazione su anno è stato del +276,4%
Le drastiche riforme politiche, economiche e sociali, lanciate dal presidente, ultraliberista Javier Milei, non piacciono al popolo dell’Argentina che regolarmente organizza le manifestazioni di protesta, violentemente soppresse dalle forze dell’ordine, ma sembrano invece andare a cuore al Fondo monetario internazionale che ha appena approvato un versamento di 800 milioni di dollari all’Argentina.
In particolare mercoledì 12 giugno a Buenos Aires, in Argentina, ci sono stati scontri violenti tra la polizia e gruppi di manifestanti che stavano protestando contro la cosiddetta legge “bases”, un’ampia e molto discussa serie di riforme voluta dal presidente ultraliberista Javier Milei. Migliaia di persone si erano riunite davanti alla sede del Parlamento per contestare le misure proposte, che secondo i critici danneggeranno milioni di argentini. Durante gli scontri molte decine di persone sono state ferite e arrestate.
“Il Comitato esecutivo dell’FMI ha valutato che il programma è saldamente sulla buona strada”, ha scritto in un comunicato il Fondo monetario internazionale. Inoltre gli esperti dell’FMI sono arrivati alla conclusione che “per sostenere i progressi è necessario migliorare la qualità dell’aggiustamento fiscale, avviare passi verso un rafforzamento del quadro politico monetario e valutario e attuare l’agenda strutturale”.
Secondo i dati pubblicati dall’Istituto nazionale di statistica dell’Argentina (INDEC) nel mese di maggio 2024 l’indice dei prezzi al consumo (IPC) nel Paese latinoamericano è cresciuto del 4,2% sul mese, arrivando a un incremento del 276,4% su base annua. La corsa dei prezzi più rilevante è stata registrata nei comparti di telecomunicazioni (+8,2%) e di istruzione pubblica (+7,6%). Durante i primi cinque mesi dell’anno l’indice dei prezzi al consumo è aumentato del 71,9 per cento.
Nell’ambito delle sue politiche internazionali filo occidentali, Milei, dopo aver annullato l’ingresso dell’Argentina al gruppo dei Paesi BRICS, stringe le relazioni con gli Stati Uniti e anche con la NATO, nella speranza di ottenere diversi privilegi politici e materiali.
Venerdì, 14 giugno, è stata annunciata l’adesione dell’Argentina al cosiddetto “gruppo Ramstein”, l’alleanza di 54 Paesi che mira a coordinare l’invio di aiuti militari all’Ucraina. Lo ha annunciato il segretario alla Difesa statunitense, Lloyd Austin, nel corso della 23esima riunione del gruppo, che si è tenuta a Bruxelles.