Sarà una specie di “cuscino” finanziario per evitare le situazioni di crisi non meglio precisate
Al debito estero della Colombia, stimato in oltre 225 miliardi di dollari – paragonabili al 52% del PIL di questo Paese latinoamericano in balia al narcotraffico – si aggiungono altri 8,1 miliardi, approvati dal Fondo monetario internazionale (FMI). Come ha precisato il vicedirettore esecutivo dell’FMI, Antoinette M. Sayeh, la nuova linea di credito – estesa per due anni – rientra nel quadro di un più ampio programma “volto ad aiutare i Paesi a evitare situazioni di crisi” non meglio precisate.
Vale a dire che il Governo di Bogotà non riceverà la somma, ma potrà accedere a questa risorsa finanziaria in caso di estrema necessità. “Il nuovo accordo fornirà garanzie contro i rischi esterni e preserverà la fiducia dei mercati. Le autorità intendono continuare a trattare questa intesa come precauzionale”, ha scritto Sayeh in un comunicato stampa.
Dal punto di vista dell’FMI “la Colombia ha le basi economici piuttosto solide”. Ciononostante nel 2023 l’economia colombiana ha registrato un forte rallentamento di crescita, che rispetto all’anno precedente è aumentata appena dello 0,3%. Secondo le previsioni del Fondo monetario, quest’anno l’economia del Paese dovrebbe crescere dell’1,1%, sempre al di sotto della media prevista per le economie dell’America Latina. In precedenza l’FMI ha alzato leggermente la sua stima della crescita economica dell’America Latina e dei Caraibi, portandola al 2,0% rispetto alla previsione di gennaio dell’1,9%, in rallentamento rispetto alla crescita del 2,3% dello scorso anno.