FMI: entro il 2029 il debito globale sarà pari al 100% del PIL

Il Fondo monetario internazionale critica l’estensione delle misure di sostegno finanziario durante la pandemia del Covid, tra cui il Superbonus italiano

Nonostante le strette fiscali, il debito globale nei 5 anni a venire continuerà a crescere per raggiungere entro il 2029 quasi il 100% del Prodotto interno lordo mondiale. A questa conclusione sono arrivati gli analisti del Fondo monetario internazionale (FMI). Nell’appena pubblicato rapporto del titolo “Fiscal Monitor 2024” (per scaricarlo in PDF dal sito di Pluralia, ecco il link) a trainare la crescita vertiginosa del debito globale saranno alcune grandi economie come la Cina, l’Italia, la Gran Bretagna e gli Stati Uniti, che “devono agire per affrontare gli squilibri tra spesa e ricavi”.

Alcune economie, tra cui l’Italia e il Giappone, hanno annunciato nuovi piani di stimolo fiscale e iniziative di spesa, basate spesso su “valutazioni finanziarie esageratamente ottimistiche”. Secondo il rapporto dell’FMI si prevede che la stretta fiscale riprenda nel 2024, anche se gradualmente, portando il deficit globale al 4,9% del PIL. In generale la politica delle strette fiscali nel medio termine dovrebbe rimanere piuttosto modesta e limitata.

In questo contesto, si legge nel documento molti Paesi, tra cui c’è sempre l’Italia dovranno avviare “ulteriori sforzi di bilancio” nel corso dei prossimi due anni. “La probabilità che l’Italia raggiunga il deficit primario necessario per stabilizzare il debito è inferiore al 50 per cento”, si legge nel documento.

Successivamente, hanno scritto gli analisti dell’FMI, il deficit italiano dovrà scendere al 3% nel 2026, per poi registrare un ulteriore calo al 2,9 per cento nel 2027 e salire nuovamente al 3% nel 2028-2029. Per quanto riguarda il debito pubblico, le stime per il 2024 indicano il 139,2% del PIL nel 2024, per poi salire al 140,4%, al 142,6% e al 143,1% nel periodo compreso tra il 2025 e il 2027. Successivamente nel 2028-2029 il debito pubblico dell’Italia dovrebbe oscillare intorno al 144,7% e 144,9% del PIL (Tabella sotto).