La Mongolia sta realizzando con la Russia, la Cina e il Kazakhstan alcuni progetti infrastrutturali tra cui un gasdotto, una ferrovia e un’autostrada
Il Fondo monetario internazionale (FMI) ha presentato uno studio dedicato all’economia della Mongolia, secondo cui questo Paese asiatico, che ai tempi sovietici veniva informalmente chiamato la Sedicesima repubblica dell’URSS, “realizza con successo il suo programma economico ‘Vision-2050’”. Come ha dichiarato il vicedirettore del Fondo monetario internazionale, Kenji Okamura, “la crescita economica della Mongolia è stabile e il suo ingente debito pubblico è stato rifinanziato e ridotto”. Il programma economico del Governo di Ulan Bator “Vision-2050” enfatizza la necessità di “ridurre la corruzione” e di “rafforzare la capacità delle autorità mongole”. Secondo Okamura già all’inizio della realizzazione del programma lo Stato mongolo “ha saputo ridurre l’inflazione e ha costituito notevoli riserve di valuta estera”.
Nei due anni passati la Mongolia si è trovata al centro dell’attenzione dei media mondiali dopo il viaggio apostolico ad Ulan Bator ad agosto-settembre del 2023 di Papa Francesco e a settembre del 2024 del presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin. La Russia e la Mongolia stanno realizzando alcuni progetti infrastrutturali, tra cui un gasdotto, che attraverso le steppe mongole dovrà andare dalla Russia in Cina, e l’ammodernamento di una ferrovia ex sovietiche, che entrerà a far parte del corridoio di trasporto “Belt and Road”, noto come “Nuova via della seta”.
In questo contesto delle vie di trasporto Cina-Medio Oriente-Europa la Mongolia e il Kazakhstan sono al lavoro per la costruzione di un collegamento autostradale attraverso la Russia. Una nuova autostrada dovrà collegare le città kazakhe di Ust-Kamenogorsk e di Ridder, la cittadina di Tuyekta nella Repubblica di Altaj, in Russia, e attraversare poi il confine della Mongolia. La sezione del progetto sul territorio del Kazakhstan, lunga 189 chilometri, è già stata realizzata, ha riferito il ministero dei Trasporti del Paese.
Ritornando al rapporto dell’FMI l’obiettivo del Governo mongolo ha sottolineato Okamura è quello di una “stabilità macroeconomica a lungo termine, grazie a una strategia basata sulla diversificazione dell’economia, l’espansione del settore privato e sull’investimento su abilità e innovazione della forza lavoro”. Infine il vicedirettore del Fondo monetario ha dichiarato di essere stato “impressionato” dall’attenzione che la Mongolia sta dedicando malgrado i suoi problemi economici e sociali allo “sviluppo sostenibile, e alla riduzione delle emissioni di carbonio”.