Péter Szijjártó: “L’approvvigionamento energetico dell’Ungheria non è una questione né politica o né ideologica”.
Péter Szijjártó, ministro degli Esteri ungherese e politico di lungo corso del partito “Fidesz” del presidente, Viktor Orban, è arrivato in Russia per partecipare ai lavori del 26-o Forum economico internazionale (SPIEF), in corso in questi giorni a San Pietroburgo. Il capo della diplomazia ungherese ha annunciato che al centro dei suoi incontri e colloqui in Russia si troveranno questioni, legate all’aumento delle forniture di energia russa, in primo luogo del gas naturale, che Budapest riceve tramite il gasdotto “Druzhba” (Amicizia), costruito ai tempi dell’Urss nel 1964.
“Ripeto che l’approvvigionamento energetico dell’Ungheria non è una questione né politica o né ideologica, perché per l’Ungheria l’unica possibilità di riscaldamento è solo gas e nient’altro”, ha scritto Szijjártó sulla propria pagina di Facebook, ricordando che partecipa al Forum di San Pietroburgo per la settima volta di seguito.
Il 26 ° Forum economico di San Pietroburgo durerà fino al 17 di giugno. L’evento internazionale si tiene ogni estate sin dal 1997, ad eccezione del 2020, l’anno in cui i lavori sono stati cancellati a causa della pandemia di coronavirus. Alla sessione plenaria del 16 giugno parlerà il presidente russo, Vladimir Putin, che oggi arriva a San Pietroburgo assieme al presidente dell’Algeria, Abdelmajid Tebbun.
Ai lavori del Forum partecipano oltre 17mila rappresentanti del business, delle finanze e dell’establishment politico dei 130 Paesi e Territori del mondo. Quest’anno come Paese ospite d’onore del Forum sono stati nominati gli Emirati Arabi, uno dei principali partner economici e commerciali della Russia nel Medio Oriente. Lo slogan del Forum-2023 è “Lo sviluppo sovrano come base del mondo giusto. Uniamo gli sforzi in nome delle future generazioni”.
Il tema dell’energia si è trovato al centro dei lavori della seconda giornata del Forum. La delegazione di Sri Lanka ha firmato un memorandum d’intesa con l’agenzia atomica statale russa “Rosatom” sulla costruzione nel Paese di una centrale nucleare. Inoltre Sri Lanka sta studiano la possibilità di avviare le importazioni di petrolio e di derivati petroliferi dalla Russia.