Francia: continua a crescere il rapporto deficit/PIL

Il Governo francese rivede ancora al rialzo il rapporto tra il disavanzo pubblico e il prodotto interno lordo

Gabriel Attal

Il Governo francese del primo ministro, Gabriel Attal,  ha annunciato di “essere stato costretto” a rivedere ancora al rialzo il rapporto deficit/PIL per il 2024, portando le stime al 5,1%, contro il 4,4%, previsto in precedenza. l deficit rappresenta la differenza tra le entrate e le spese dello Stato, quando le seconde superano le prime. Secondo i parametri prestabiliti dall’Unione europea, il tetto massimo del rapporto di questo disavanzo con il Prodotto interno lordo (PIL) non dovrebbe superare il 3 per cento.

La quota deficit/PIL, che la Francia non riesce assolutamente a tenere sotto controllo, rappresenta uno dei “paletti” cruciali della politica economica comunitaria.

Secondo i dati aggiornati, diffusi il 9 aprile dall’Istituto nazionale per le statistiche e gli studi economici (INSEE), il rapporto deficit/PIL francese nel 2023 era stato in realtà del 5,5%, e non del 4,9% com’era stato annunciato da Parigi “in base ai dati preliminari”. In termini più concreti il rapporto deficit/Pil della Francia ha raggiunto nel 2023 154 miliardi di euro e salirà ancora nel 2024.

Come ha scritto il quotidiano “Les Echos”, il piano di tagli, previsto dall’esecutivo francese per riportare il deficit a circa il 5% nel 2024 “sarebbe assolutamente insufficiente”. L’Unione europea, nel tentativo di far tenere i conti sotto controllo ai suoi stati membri, ha stabilito un tetto massimo di deficit, pari al 3%, calcolato non in termini assoluti, ma in rapporto al prodotto interno lordo, ovvero alla ricchezza prodotta da ogni Stato-membro. Tuttavia, il ministro dell’Economia, Bruno Le Maire, continua a promettere alla Commissione europea, che il deficit/PIL scenderà al di sotto del 3% nel 2027, ovvero l’anno in cui il mandato del presidente, Emmanuel Macron, giungerà al termine.