Come ampiamente annunciato il Rassemblement nationale è stato il partito più votato, il 7 luglio il secondo turno
Il Rassemblement Nationale di Marine Le Pen ha vinto il primo turno delle elezioni legislative francesi del 30 giugno 2024. Ma non è ancora detto che il giovane leader del partito, Jordan Bardella, riuscirà davvero ad avere i numeri per governare. L’affluenza alle urne è stata da record con il 65% degli aventi diritto che si è recato alle urne, contro il 47,51% che aveva votato nelle precedenti elezioni politiche del 2022.
Il Rassemblement Nationale alleato con il presidente dei Repubblicani Eric Ciotti ha ottenuto il 33,15 per cento dei voti (oltre il 29% il solo RN), secondo è il il Nuovo Fronte Popolare (NFP), alleanza elettorale di sinistra che riunisce Partito Socialista, il Partito Comunista, i verdi e La France Insoumise di Jean-Luc Mélenchon, ha ottenuto il 27,99% mentre Ensemble pour la République di Emmanuel Macron ha ottenuto solo il 20,83% mentre il quarto posto è dei Repubblicani con il 6,57%.
Se Bardella sarà il nuovo primo ministro dipenderà dal numero esatto di seggi all’Assemblea Nazionale che saranno decisi dopo il secondo turno del 7 luglio. Si va verso accordi di desistenza, come annunciato da Macron ma anche da Melenchon: si faranno convergere i voti sul candidato anti-RN meglio piazzato. Detto questo, la destra populista e sovranista ha prevalso anche in Francia, come ampiamente preannunciato dai sondaggi e dalle recenti elezioni europee, spazzando via la tradizione moderata francese.
Bardella ha rivendicato un “verdetto senza appello” che indica una chiara volontà dei francesi per il cambiamento. “L’alternanza è a portata di mano, una speranza senza precedenti in tutto il Paese, Se mi darete la fiducia sarò il primo ministro di tutti” ha affermato il giovane leader di RN che ha indicato il voto del 7 luglio come uno dei più importanti della storia della V Repubblica.
Emmanuel Macron, il primo a parlare dopo la chiusura delle urne, ha spiegato: “Davanti al Rassemblement National, è arrivato il momento di un’ampia unione chiaramente democratica e repubblicana per il secondo turno”.