G20, a Nuova Delhi poveri rimossi dalle strade

L’India si sta preparando per il G20 che riunirà i più importanti leader mondiali (ma non Xi Jinping e Putin) a Nuova Delhi il 9 e 10 settembre.

L’India è la più grande democrazia del mondo, con una popolazione di 1,4 miliardi, e il quinto PIL. I progressi fatti negli anni per portare una buona parte della popolazione fuori dalla povertà alimentare non hanno però eliminato le disuguaglianze legate al sistema delle caste e alcune discriminazioni etniche e religiose.

In questi giorni Nuova Delhi si sta “facendo bella” spendendo una cifra che supererebbe i 100 milioni di dollari. E per sistemare le zone che ospiteranno il G20 e le vie d’accesso non non sono mancate operazioni drastiche, come lo sbaraccamento di numero insediamenti di senzatetto: migliaia le abitazioni precarie demolite. Per accogliere i leader del mondo sono stati costruiti marciapiedi, sistemi di illuminazione stradale e posizionati vasi con piante e fiore un po’ ovunque e, ancora ecco sorgere installazioni, mostre, arte, tecnologia… Quello che manca è invece la spazzatura, che normalmente è purtroppo una caratteristica della capitale da oltre 20 milioni di abitanti e che è stata accuratamente rimossa.

“Assieme alla spazzatura hanno rimosso anche i più poveri, distruggendo gli accampamenti di fortuna dove vivevano; hanno impedito ai venditori di strada di allestire le loro bancarelle, e hanno demolito migliaia di case negli slum, aumentando così il numero dei senzatetto”, denuncia un’associazione di attivisti secondo quanto riporta l’agenzia di stampa italiana ANSA. Quest’estate sarebbero stati 47 i siti rimossi, tra questi quello di Janta Camp situato a soli 500 metri dal centro congressi di Pragati Maidan che sarà la sede dove si svolgerà il G20. Le stime relative a chi non ha dove dormire parlano invece di quasi 50.000 persone secondo fonti governative ma si stima che possano essere anche il triplo.