Nel corso del summit ministeriale sull’Energia, che si è svolto il 22 luglio a Goa, in India, alcuni Paesi del G20 hanno dichiarato di non essere d’accordo con il concetto della rinuncia all’utilizzo di combustibili fossili (carbone, petrolio, gas) per raggiungere il più presto possibile il “traguardo della neutralità carbonica”. Lo ha dichiarato alla conferenza stampa post-vertice il ministro per le Energie nuove e rinnovabili (Mnre), Raj Kumar Singh, secondo il quale “questi Paesi hanno invece suggerito di utilizzare durante il passaggio energetico delle più moderne tecnologie di rimozione e di trasformazione di anidride carbonica (CO2)”. Attualmente l’India è il Paese presidente di turno del G20.
Bisogna dire che molti Paesi del mondo, tra cui l’Italia, lavorano anche in questa direzione. Per esempio, Co2nvert, una startup di economia circolare, basata a Udine, ha sviluppato una tecnologia innovativa in grado di trasformare l’anidride carbonica in etanolo, favorendo la rimozione di una sostanza inquinante dall’atmosfera, convertendo il CO2 in una risorsa industriale.
“Nell’ampio contesto del passaggio energetico tutti i ministri dell’Energia del G20 sono stati d’accordo che la potenza delle fonti di energia rinnovabile devono crescere velocemente. Invece per quel che riguarda l’uso di combustibili fossili, la questione va vista in un contesto molto più ampio in base al quale molti Paesi non potranno farne a meno ancora per parecchio tempo”, ha detto il ministro indiano. Bisogna ricordare che l’India ancora all’inizio degli Anni 80 del secolo scorso è stato il primo Paese al mondo a istituire un ministero delle risorse energetiche non convenzionali, attualmente chiamato il ministero per le Energie nuove e rinnovabili.
Nel corso del dibattito riguardo alle modalità di utilizzo di combustibili fossili si sono evidenziati due approcci diversi, il primo dei quali si basa sul concetto di una “graduale rinuncia totale all’uso di combustibili fossili”, mentre quello secondo, appoggiato da due-tre Paesi (non meglio precisati, N.d.R.) prevede il più ampio utilizzo possibile delle innovative tecnologie di cattura, di utilizzo e di stoccaggio di CO2 (сarbon capture, utilization and storage, Ccus). “Tutt’e due le strade sono possibili, mentre lo scopo per i Paesi del G20 rimane quello di eliminare del tutto le emissioni di anidride carbonica”, ha sottolineato Singh.
Alla fine il documento approvato da tutti i ministri del G20 ha sottolineato che “i combustibili fossili continuano a svolgere un ruolo significativo nell’equilibrio energetico globale e anche per soddisfare la crescente domanda di energia”.
“Alcuni Paesi del G20 – va avanti il documento finale – hanno sottolineato l’importanza di adottare misure per eliminare gradualmente l’uso di combustibili fossili in base alle condizioni e alle regole esistenti nei Paesi concreti, mentre gli altri hanno espresso opinioni diverse che prevedono lo sviluppo delle tecnologie avanzate di eliminazione delle emissioni di CO2 nella lotta contro l’inquinamento”.
Tutti i Paesi hanno riconosciuto però la necessità di raggiungere la neutralità carbonica per la metà del 21° secolo. Questa dichiarazione va in sintonia con la posizione dell’Unione europea. Nella legge europea sul clima, Bruxelles si impegna a raggiungere il traguardo della neutralità carbonica, le cosiddette “emissioni zero”, entro il 2050.