Gas, l’Arabia Saudita punta al sorpasso sull’Algeria entro il 2030

In corso progetti della società nazionale Aramco per aumentare la produzione di gas. Novità anche per quanto riguarda GNL e fotovoltaico

L’Arabia Saudita vuole diventare uno dei più importanti produttori di gas entro il 2030. L’obiettivo è stato annunciato da Saudi Aramco, la società nazionale saudita di idrocarburi. Quella che è uno dei più grandi produttori a livello globale di petrolio vuole crescere nell’estrazione e di gas e l’obiettivo dichiarato è quello di aumentare la produzione di oltre il 60% entro il 2030, rispetto ai livelli del 2021.
I progetti in fase di implementazione comprendono lo stoccaggio del giacimento di gas di Hawiyah Unayzah, dove sono iniziate le attività di iniezione con l’obiettivo di fornire fino a due miliardi di piedi cubi standard al giorno, l’espansione dell’impianto di gas di Hawiyah, che aumenta la capacità di trattamento del gas grezzo dell’impianto di 800 milioni di piedi cubi standard al giorno, e la produzione del primo tight gas (gas da sabbie compatte) non convenzionale dall’area di South Ghawar.

Nel 2030 Aramco arriverebbe così a 16,5 miliardi di piedi cubi al giorno: volumi equivalenti a 165 miliardi di metri cubi all’anno (BCM). Più di quello di colossi come la Norvegia (117 BCM) e l’Algeria (138 BCM).

Aramco ha anche annunciato il suo primo investimento internazionale nel settore del gas naturale liquefatto (GNL), con l’acquisizione di una partecipazione strategica di minoranza in MidOcean Energy, azienda di GNL, gestita da EIG, un società di investimenti nel settore energetico con sede a Washington. La società saudita è attiva anche nel settore delle rinnovabili, nell’ambito dei progetti nazionali per valorizzare le “risorse solari” del Regno. E’ stato infatti siglato un accordo con Public Investment Fund (PIF) e ACWA Power per sviluppare due maxi impianti fotovoltaici con una capacità complessiva prevista di 2,66 GW.