Germania: aspre polemiche tra ONG e business sull’agenda climatica

Le norme europee in materia della lotta contro i cambiamenti climatici “non permettono all’economia della Germania di crescere né nemmeno di uscire dalla crisi”

"La vittoria è nostra! Hanno chiuso le ultime delle centrali idroelettriche e nucleari!" (URSS 1989)

C’è chi accusa la Germania di imitare la lotta contro i cambiamenti climatici. C’è chi in Germania denuncia a voce alta i programmi dell’Unione europea per la protezione del clima come principale pericolo allo sviluppo economico del Paese.

Secondo uno studio elaborato dalla filiale tedesca della “Fondazione Bertelsmann”, un’organizzazione no-profit non governativa con sede a Washington, negli Stati Uniti, la Germania è molto “in ritardo” rispetto ad altri Paesi europei per quanto riguarda gli sforzi per la protezione del clima nei settori dell’energia, dei trasporti e dell’edilizia.

“Danimarca e Norvegia dimostrano che è fondamentalmente possibile raggiungere la completa decarbonizzazione entro la metà del secolo. Al contrario, la Germania e anche il Regno Unito non sono ancora sulla buona strada per completare in tempo la transizione verso l’elettricità, il riscaldamento e il trasporto su strada verdi”, hanno scritto gli esperti della “Bertelsmann Foundation” in un rapporto pubblicato online il 1° di ottobre 2024.

“Dal confronto tra i Paesi europei emerge che in ogni settore – riscaldamento, trasporto su strada ed elettricità – c’è almeno uno Stato che ha fatto grandi progressi verso un approvvigionamento senza emissioni. La decarbonizzazione entro il 2050 è quindi fattibile se gli obiettivi politici, le normative e i cambiamenti infrastrutturali sono meglio coordinati”, hanno sottolineato Christof Schiller e Thorsten Hellmann, autori dello studio.

Achim Dercks

Il business tedesco invece sta alzando la voce contro “assurdi requisiti riguardo alla riduzione delle emissioni di CO2”. I capitani d’industria della Germania hanno denunciato le norme sempre più severe in materia di protezione del clima, che fermano la crescita economica del Paese e non permettono di uscire dalla crisi. La Camera dell’industria e del commercio della Germania (DIHK) e l’Associazione delle imprese municipali (VKU) hanno bollato come “assurdi” gli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra. “Questi obiettivi assurdi sono impossibili da raggiungere, stanno aumentando i costi e la situazione peggiorerà ulteriormente se l’Unione europea li inasprirà ancora”, ha dichiarato nel corso di una conferenza stampa il direttore generale della DIHK, Achim Dercks (nella foto). “La formulazione di obiettivi climatici sempre nuovi e più elevati sta portando a una profonda incertezza in tutta l’economia”, ha aggiunto il direttore generale della DIHK.

Secondo le previsioni dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) nel 2024 l’economia della Germania riuscirà a crescere dello 0,1 per cento. Per quanto riguarda l ‘inflazione secondo una stima flash di Eurostat, l’inflazione annuale in area dell’euro dovrebbe attestarsi all’1,8% nel mese di settembre, in calo rispetto al 2,2% di agosto. Fra le economie maggiori, l’Italia dovrebbe attestarsi allo 0,8% (1,2% ad agosto), la Germania all’1,8% (2% ad agosto), la Francia all’1,5% (2,2% ad agosto) e la Spagna all’1,7% per cento (2,4% ad agosto).