Germania: è impensabile un ritorno al nucleare

L’energia nucleare al centro delle polemiche in Germania in vista delle elezioni del 23 febbraio prossimo

Markus Krebber

Per l’amministratore delegato del fornitore di energia tedesco RWE, Markus Krebber (nella foto), “è impensabile un ritorno al nucleare in Germania”, come è stato proposto nel corso dei dibattiti preelettorali dall’Unione cristiano democratica (CDU). E questo non perché Krebber sarebbe in opposizione all’energia nucleare ma soltanto perché le vecchie centrali nucleari tedesche sono obsolete e poco sicure.

“Il tempo delle tre centrali nucleari in Germania, che rappresentavano il 6% della produzione elettrica tedesca, è finito”, ha dichiarato Krebber, secondo il quale “se si volessero riavviare i tre reattori, sarebbero necessari lunghi processi di approvazione, massicci investimenti nell’ammodernamento e lo sviluppo di un team operativo qualificato”.

Neanche la costruzione delle centrali nucleari moderne risolverebbe il problema della drastica penuria di energia elettrica nel Paese: “Per la costruzione di un nuovo impianto sono necessari fino a dieci anni o più per un costo di decine di miliardi di euro e lo Stato dovrebbe quindi assumersi questo rischio economico”.

E mentre la transizione energetica in Germania sta segnando il passo il consumo di gas in questo Paese europeo nel quarto trimestre del 2024 è aumentato del 5,8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Secondo i dati pubblicati martedì, 31 dicembre, dall’Agenzia federale per il controllo delle reti (BNETZA) rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente, l’industria tedesca ha registrato un aumento dei consumi del 9,1%, mentre nelle economie domestiche e nelle Pmi l’aumento dei consumi è stato di circa il 2 per cento. Attualmente i serbatoi di stoccaggio del gas sono riempiti al 78-80% della capacità massima, ma la situazione rischia di precipitare dopo la decisione dell’Ucraina di bloccare il 1° di gennaio del 2025 il transito di gas russo verso l’Europa.