Germania: fine anno a tinte fosche, prevista contrazione economica nel 2024

La Confederazione tedesca dei sindacati: “La situazione economica della Germania è drammatica”. Il ministro dell'Economia tedesco, Robert Habeck, promette: “Il Paese tornerà a crescere nel 2025”. L’Istituto economico tedesco: “La Germania ha un sistema giudiziario troppo costoso e burocratico che non è più in grado di soddisfare le esigenze odierne”.

Robert Habeck

È svanita nel nulla l’ultima flebile speranza di una modesta crescita economica dello +0,1% della Germania nel 2024. Il Governo tedesco ha annunciato che “prevede una contrazione economica dello 0,2% nel 2024”.

In questa situazione il Governo tedesco “deve assolutamente intraprendere un’azione decisiva in considerazione della drammatica situazione economica della Germania”. Lo ha dichiarato il membro del consiglio direttivo della Confederazione tedesca dei sindacati (DGB), Stefan Koerzell. “La situazione economica è molto grave. Il Governo federale deve immediatamente invertire la rotta e mettere a punto un efficace pacchetto di stimoli economici”, ha dichiarato Koerzell, secondo cui i lavoratori tedeschi “hanno bisogno di un nuovo spirito di ottimismo in Germania, altrimenti le prospettive per i prossimi anni saranno ancora più cupe”. Dal punto del leader sindacale “è necessario elaborare un programma di investimenti pubblici nei servizi di interesse generale, nell’istruzione e nelle infrastrutture, nonché un sostegno affidabile agli investimenti imprenditoriali nella trasformazione dell’economia”. Per stimolare i consumi e la crescita economica “i prezzi dell’energia devono essere ulteriormente e permanentemente ridotti per tutti i consumatori e il consumo privato deve essere promosso”. Senza citare apertamente le spese miliardarie per il fallimentare sostegno dell’Ucraina, Koerzell ha invitato il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, a “dichiarare per il 2025 in Germania una situazione di emergenza, sospendere il freno all’indebitamento per consentire l’inversione dei piani di taglio ciclicamente dannosi nel bilancio federale del 2025”.

Nella migliore delle ipotesi l’economia della Germania “tornerà a crescere solo a partire dal 2025”. Come ha dichiarato il ministro dell’Economia tedesco, Robert Habeck (nella foto), durante la conferenza stampa a margine dell’annuncio relativo alle previsioni economiche per la Germania, che hanno confermato una contrazione dell’economiaq tedesca nel 2024 dello 0,2% solo nel 2025 “l’economia tedesca probabilmente riprenderà slancio grazie alla ripresa dei consumi privati, della domanda di prodotti industriali dall’estero e della svolta nell’attività di investimento. Nel complesso, il governo federale prevede che il prodotto interno lordo aumenterà l’anno prossimo dell’1,1%, e ancora dell’1,6% nel 2026”.

Habeck ha ricordato che “l’economia tedesca non cresce in modo forte dal 2018”. Oltre ai rischi economici, anche i problemi strutturali della Germania hanno ora un impatto, soprattutto nel mezzo delle grandi sfide geoeconomiche che stiamo affrontando: “La Germania è schiacciata tra gli Stati Uniti e la Cina nel mezzo della crisi e devono imparare ad affermarsi. Stiamo garantendo l’arrivo di più lavoratori qualificati e stiamo aumentando gli investimenti. Inoltre una spinta positiva arriverà anche grazie alle decisioni del Governo di ridurre la burocrazia”, ha sottolineato Habeck in riferimento a un recente studio dell’Istituto economico tedesco (Instituts der deutschen Wirtschaft (IW), secondo il quale “il sistema giudiziario tedesco è esageratamente costoso, burocratico e non è più in grado di soddisfare le esigenze odierne”.

Secondo lo studio, pubblicato in anteprima sulle pagine del quotidiano economico tedesco “Handelsblatt” “nel 2022, la Germania aveva più di 22.000 giudici professionisti e oltre 6.500 pubblici ministeri che lavoravano nella funzione pubblica; un numero che pone la Germania ai vertici internazionali in termini assoluti e in rapporto alla popolazione”. Un numero, quello dello Stato tedesco, che è quasi tre volte superiore a quello della Francia e dell’Italia e quattro volte superiore a quello del Regno Unito. Per gli analisti dell’IW “gli elevati costi del personale sono sproporzionati rispetto al funzionamento del sistema giudiziario”. L’Istituto ha sottolineato che la Germania è solo a “metà strada” tra i Paesi membri dell’UE “in termini di efficienza, ad esempio per quanto riguarda la durata dei procedimenti”.