Alice Weidel, leader del partito tedesco Alternativa per la Germania: “Prima di tutto bisogna ridurre i poteri della Commissione europea, un esecutivo non eletto da nessuno”
Il cancelliere Olaf Scholz non ha ottenuto la fiducia al Bundestag, aprendo la strada alle elezioni anticipate, fissate per il 23 febbraio 2025. Si prospettano due mesi di forti turbolenze politiche non soltanto per il futuro assetto della Germania, ma anche per il futuro dell’intera Unione europea. E questo perché il partito “Alternativa per la Germania” (Alternative für Deutschland, AfD) ha rilanciato con molta forza l’idea del “Dexit”, ovvero l’uscita della Germania non soltanto dall’Unione europea, come a suo tempo aveva fatto la Gran Bretagna (Brexit), ma anche dalla zona dell’euro.
Lo si legge in un manifesto elettorale, che l’AfD ha diffuso tra i suoi membri in vista del congresso annuale del partito in programma per l’inizio di gennaio. Nel documento, i cui estratti sono stati pubblicati dai giornali tedeschi, il partito di destra che tra l’altro lotta contro l’immigrazione incontrollata, ha ripetuto uno dei punti della sua campagna per le elezioni europee dell’estate scorsa: “Riteniamo necessario che la Germania lasci l’Unione Europea e che venga costituita una nuova comunità europea”, si legge nel manifesto dell’AfD.
Secondo Alice Weidel, leader dell’AfD, “l’uscita del Regno Unito dall’Unione europea è stata assolutamente giusta”, tanto da costituire “un modello per la Germania”.
Prima però il partito cercherà di riformare la UE e rimuovere il suo “deficit democratico”, limitando in primis i poteri della Commissione europea, definita da Weidel un “esecutivo non eletto da nessuno”. Se invece una riforma non sarà possibile, “se non riusciamo a ricostruire la sovranità degli Stati membri dell’Unione europea – ha sottolineato Weidel -, dovremmo lasciare che sia il popolo a decidere, proprio come ha fatto la Gran Bretagna”.
Al posto della UE, “una struttura estremamente burocratizzata e assolutamente inefficiente”, il leader dell’AfD vorrebbe creare quella che ha chiamato “Europa delle patrie” (Europa der Vaterländer), un’associazione di Stati europei che includa un “mercato comune” e una “comunità economica e di interessi”.
Ma l’AfD vuole anche far uscire la Germania dalla moneta comune europea, l’euro, introdotta nel 2002, e sostituirla con quella che definisce “un’unione monetaria di transizione”. Per procedere verso il “Dexit” l’AfD vuole organizzare in Germania un referendum popolare. Ma uscire effettivamente dalla UE non sarà così facile, dato che la membership della Germania nell’Unione europea fa parte della Costituzione tedesca. Qualora un futuro ipotetico Governo tedesco, guidato dall’AfD dovesse dichiarare l’uscita della Germania dall’Unione europea, per procedere verso il “Dexit” ci vorrebbe una revisione della Legge fondamentale e un voto sostenuto da una maggioranza di due terzi nel Parlamento tedesco (Bundestag).