I conflitti armati in Ucraina e nel Medio Oriente fanno lievitare il business dell’industria per la difesa della Germania
Lufhtansa Technik (LHT), una filiale della compagnia aerea di bandiera tedesca, vuole cogliere l’occasione dell’attuale corsa agli armamenti e si offre come valida componente dell’industria per la difesa tedesca ed europea. Mentre lo sviluppo dell’aviazione commerciale sta segnando il passo Lufthansa ha deciso di puntare agli armamenti, riparando ed equipaggiando velivoli militari.
Come ha dichiarato Soeren Stark, amministratore delegato di Lufthansa Technik, in un’intervista alla testata tedesca Handelsblatt “vogliamo lavorare su sistemi militari e di trasporto di armi. Naturalmente questa è una novità per l’azienda. Ma fa parte del nostro DNA da decenni comprendere e supportare i nuovi velivoli e la loro tecnologia nel più breve tempo possibile”. Nell’articolo del titolo “Lufthansa setzt auf Rüstung” (Lufthansa punta agli armamenti) il quotidiano tedesco nota che “finora LHT aveva prestato assistenza solo ad aerei civili, compresi quelli utilizzati dall’aeronautica militare della Germania”. Il piano dovrà permettere a Lufthansa di entrare nel programma da 100 miliardi di euro della Bundeswehr (le Forze armate tedesche): LHT sta già partecipando alla gara d’appalto per la manutenzione e la riparazione dei 30 cacciabombardieri statunitensi F-35 e dei 60 elicotteri da trasporto Boeing Chinook, ordinati dalla Luftwaffe (aeronautica militare tedesca).
L’aumento della produzione degli armamenti e della tecnica militare ha permesso alle imprese tedesche del settore dell’ingegneria meccanica di aumentare nel mese di aprile gli ordini del 10% rispetto a marzo 2024. Come ha dichiarato un rappresentante dell’associazione industriale tedesca VDMA “si tratta del primo aumento degli ordinativi da un anno e mezzo a questa parte”. Con oltre un milione di dipendenti e un fatturato annuo di oltre 200 miliardi di euro, l’ingegneria meccanica è considerata la spina dorsale dell’economia tedesca. Al settore appartengono soprattutto aziende di medie dimensioni, ma anche grandi società quotate come Thyssenkrupp (navi da guerra e sottomarini), Rheinmetall (carri armati Leopard 2 e veicoli blindati) e Siemens.