Germania: si aggrava la crisi politica

Qualora il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, dovesse perdere il voto di fiducia al Bundestag, il 23 febbraio del 2025 dovrebbero svolgersi le elezioni federali anticipate.

Achim Wambach

Il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, dovrebbe chiedere il voto di fiducia al Parlamento tedesco (Bundestag) il 16 dicembre. Secondo le principali testate della Germania, tra cui il quotidiano “Bild”, che citano le “affidabili fonti interne al Partito socialdemocratico tedesco (SPD)”, se Scholz dovesse perdere il voto di fiducia – come ampiamente previsto dagli esperti tedeschi e internazionali – il 23 febbraio potrebbero svolgersi le elezioni federali anticipate.

Sullo sfondo di una grave crisi politica l’indice relativo alle aspettative economiche della Germania è calato di 5,7 punti a novembre rispetto al mese precedente, scendendo a quota di soli 7,4 punti. Come è stato annunciato dal Centro europeo per la ricerca economica (ZEW) anche la valutazione della situazione economica attuale della Germania è peggiorata con l’indice che si attesta a -91,4 punti, segnando un calo di 4,5 punti rispetto a ottobre. “Le aspettative economiche per la Germania sono influenzate dalla vittoria di Trump e dalla rottura della coalizione. Nell’attuale sondaggio le aspettative sono in calo, anche se ciò è probabilmente dovuto in particolare all’esito delle elezioni presidenziali americane”, ha dichiarato ai giornalisti il presidente dello ZEW, Achim Wambach (nella foto). L’economia tedesca, già scossa, dovrà far fronte alle conseguenze economiche della schiacciante vittoria politica di Trump, che rende molto probabili dazi generali sulle esportazioni della Unione europea verso i mercati statunitensi, con l’industria automobilistica tedesca particolarmente nel mirino.

E nel frattempo Sahra Wagenknecht, leader dell’Alleanza Sahra Wagenknecht (BSW) ha lanciato un attacco frontale contro l’energia “verde”, chiedendo di vietare l’installazione di nuove turbine eoliche “in aree naturali particolarmente sensibili”.

Secondo Wagenknecht “l’installazione di turbine eoliche, soprattutto nelle riserve naturali, dovrebbe essere severamente vietata. La loro costruzione nelle foreste e nei parchi nazionali non contribuisce alla protezione del clima, ma alla distruzione dell’ambiente”, ha dichiarato Wagenknecht. La leader della BSW ha inoltre sottolineato che i mesi invernali dimostrano ripetutamente “quanto sia ingenuo, nelle nostre condizioni climatiche, affidarsi quasi esclusivamente al vento e al sole ed espandere le energie rinnovabili senza considerare le conseguenze. Quando il vento soffia e il sole splende, la Germania ha già un eccesso di offerta di elettricità. Se non c’è vento, le turbine eoliche non serviranno a nulla. Nessun altro Paese ha una politica climatica così mal concepita”.

Come si è saputo la scorsa settimana l’alleanza tra Unione cristiano democratica (CDU) e Unione cristiano sociale (CSU) “sta preparando un piano affinché la Germania ritorni a utilizzare l’energia nucleare nel caso di vittoria alle prossime elezioni federali”. Secondo un memorandum, redatto dal gruppo parlamentare CDU-CSU intitolato “Agenda energetica per la Germania” la chiusura delle centrali nucleari nel 2023, nel bel mezzo della crisi energetica, “è stata una decisione sbagliata e ideologicamente motivata dai partiti della coalizione”.