Il fondo speciale per l'energia, costituito dal cancelliere, Olaf Scholz, nel 2022, è stato abrogato l'anno scorso, lasciando nel budget tedesco un "buco" finanziario di 71,7 miliardi di euro
Continuano ad arrivare dei dati poco incoraggianti riguardo alla situazione economica della Germania. Dopo aver rivisto al ribasso le previsioni sul PIL-2024, che invece dell1.3% riuscirà a crescere quest’anno nella migliore delle ipotesi dello 0,1%, è stata annunciata l’impennata del 3,3% del debito pubblico. Come è stato comunicato dal Bureau tedesco delle statistiche (Statistisches Bundesamt – Destatis https://www.destatis.de/EN/Home/_node.html) “nel quarto trimestre del 2023 il debito pubblico della Germania è aumentato di 77,3 miliardi di euro, ovvero del 3,3% su base annua, per salire a quota record di 2.445,5 miliardi di euro”.
Per attenuare l’impatto sull’opinione pubblica tedesca, gli analisti di Destatis hanno precisato, che il dato comprende tra l’altro il “disavanzo delle aziende di trasporto pubblico locale, incluso nel conteggio complessivo dal secondo trimestre dello scorso anno”. Ciò significa che “senza tale voce, il debito pubblico sarebbe cresciuto meno, ovvero del 2,9 per cento”. La rapida crescita del disavanzo pubblico è stata causata principalmente dall’aumento del debito del Fondo di stabilizzazione economica nel settore dell’energia, da 200 miliardi di euro, annunciato dal cancelliere, Olaf Scholz, nel 2022 per consentire alla Germania di controbattere agli effetti più deleteri della crisi energetica. Abrogato alla fine dello scorso anno, lo strumento finanziario ha visto il disavanzo crescere di 1,72 volte, ovvero da 41,5 miliardi di euro a 71,7 miliardi.