La produzione industriale della quarta maggiore economia mondiale è in calo del 3,6% a giugno
Mercoledì, 31 luglio, la Banca centrale del Giappone ha annunciato un aumento del tasso di riferimento ancora dello 0,25 per cento. Secondo gli analisti la decisione del Regolatore riflette la crescente preoccupazione per la debolezza dello yen. La stangata era prevista dai mercati e aveva spinto la valuta giapponese al rialzo negli ultimi giorni.
Si tratta del secondo aumento nel 2024 dei tassi di riferimento da parte della Banca del Giappone. Quello precedente del 19 marzo aveva posto la parole “fine” alla lunga stagione dei tassi negativi.
Oltre all’aumento del tasso di riferimento l’Istituto centrale ha annunciato anche un “piano di progressiva riduzione degli acquisti di bond governativi giapponesi”, che dovranno gradualmente scendere da 6.000 miliardi di yen (39,97 miliardi di dollari) al mese a 3.000 miliardi di yen (19,98 miliardi di dollari) entro il primo trimestre del 2026.
L’aumento del tasso di riferimento ha fatto seguito ai deludenti dati riguardo alla contrazione della produzione industriale della quarta economia mondiale, che a giugno su base mensile è calata del 3,6%, un dato negativo ma “migliore” rispetto alle previsioni di mercato, che in media anticipavano una contrazione addirittura del 4,8 per cento.