La moneta giapponese schizza alle stelle, arrivando ad attestarsi ad oltre 155 yen sull'euro e a 142 yen sul dollaro
Lunedì nero per l’economia del Giappone. L’indice azionario Nikkei Stock Average è crollato durante la sessione mattutina di contrattazioni del 5 agosto sulla Borsa di Tokyo, perdendo in una serie di scivoloni 4.451,28 punti e scendendo rispetto alla chiusura del venerdì, 2 agosto, del 12,4 per cento. Una caduta così drammatica non succedeva in Giappone sin dall’ottobre del 1987, quando l’indice Nikkei perse 3.836,48 punti. Le contrattazioni sulla Borsa di Tokyo hanno dunque proseguito il trend al ribasso del 7,1%, accumulato la scorsa settimana.
Sul mercato azionario giapponese, così come su quelli asiatici – l’indice di riferimento taiwanese Taiex ha registrato una flessione dell’8%, mentre il Kospi sudcoreano ha ceduto lunedì oltre il 7% – pesano il rafforzamento dello yen nonché la preoccupante situazione economica degli Stati Uniti, per la quale gli analisti di tutto il mondo paventano il rischio di recessione.
I segnali che sono arrivati di recente dal mercato del lavoro degli USA, non sono più tanto rassicuranti. Nel mese di luglio, i posti di lavoro non agricoli creati sono stati solo 114.000, meno dei 175.000, previsti dagli analisti e in calo dai 179.000 di giugno. Il tasso di disoccupazione è salito dal 4,1% al 4,3%, ai massimi da ottobre del 2021. Infine, si registra il rallentamento nella dinamica salariale: +3,6% annuale, giù dal +3,8% di giugno (rivisto da +3,9%). Su base mensile gli stipendi sono cresciuti dello 0,2% contro il +0,3% di giugno.
Il rafforzamento dello yen sul dollaro rischia di far svanire le prospettive di utile delle imprese giapponesi, in primis di quelle esportatrici, che nei mesi scorsi, grazie alla debolezza della valuta nazionale, hanno riconquistato in parte la competitività sui mercati esteri.
E lunedì, 5 agosto la moneta giapponese ha registrato una serie di forti rialzi, arrivando ad attestarsi ad oltre 155 yen sull’euro e a 142 yen sul dollaro. Il potenziamento dello yen, dopo mesi di indebolimento, è iniziato la scorsa settimana in seguito alla decisione della Banca centrale del Giappone di aumentare il tasso di riferimento a breve termine ancora dello 0,25 per cento. La decisione è stata accompagnata da una dichiarazione del Governatore della Banca centrale giapponese, Kazuo Ueda, che gli investitori hanno subito interpretato come l’anticipazione di ulteriori analoghi interventi da parte del Regolatore di irrigidimento quantitativo già nei prossimi mesi.