In Polonia continuano le proteste di massa degli agricoltori contro le politiche agricole dell’Unione europea e contro le esportazioni incontrollabili di grano ucraino verso i Paesi dell’Est europeo. La Procura della Polonia ha aperto un fascicolo dopo che aveva fatto il giro dei social media una foto di un trattore polacco con la bandiera rossa sovietica con la falce e il martello e uno striscione che chiedeva “aiuto” al presidente della Russia, Vladimir Puin.
L’agricoltore, sostenitore del partito comunista della Polonia, ha scritto in polacco su un lenzuolo bianco: “Putin, stabilisci l’ordine in Ucraina, a Bruxelles e vediti anche con i nostri governanti” (foto sotto). Secondo le fonti della giustizia polacca il contadino, accusato di “aver lanciato un appello all’inizio di una guerra aggressiva contro la Polonia” ora rischia fino a cinque anni di carcere.
Nelle ultime settimane le proteste dei contadini hanno assunto forme sempre più violenti. Alcuni treni che trasportavano del mais ucraino sono stati fermati dopodiché le carrozze sono state forzate e il grano è stato sversato per terra. Il ministro dell’Interno polacco, Marcin Kierwiski, ha lanciato un duro monito ai contadini polacchi definendo gli attacchi contro i treni “un gesto inaccettabile che rappresenta un reato”. In un’intervista all’emittente “Polskie Radio” Kierwiski ha detto: “Sversare a terra i carichi di cereali in arrivo dall’Ucraina è inaccettabile. Quello che è accaduto in alcune località, ossia lo sversamento di cereali ucraini, è un tipo di anarchia della vita pubblica e il Governo del premier Donald Tusk non lo intende tollerare”.