Golfo Persico: riunione del Consiglio di cooperazione con Russia, India e Brasile

Focus sui conflitti nella Striscia di Gaza e in Ucraina

Le vie per trovare soluzioni di pace della guerra nella Striscia di Gaza e del conflitto armato tra la Russia e l’Ucraina, questi due temi si sono trovati al centro delle discussioni della Settima riunione allargata del Consiglio di Cooperazione del Golfo (CCG), che si è tenuta il 9 settembre a Riyadh, nell’Arabia Saudita, con la partecipazione del ministro degli Esteri della Russia, Serghej Lavrov e i rappresentanti dell’India e del Brasile.

“La fine della guerra a Gaza è stata in cima alle priorità del CCG in ogni incontro, in particolare durante l’anno in corso. Il coordinamento continua con questi tre Paesi e anche con tutti i Paesi del mondo interessati a tutelare i diritti legittimi del popolo palestinese”, ha dichiarato il segretario generale del Consiglio, Jasem Mohamed Al Budaiwi.

“Con i tre Paesi particolarmente attivi nella ricerca di una soluzione politica, parlo della  Russia, dell’India e del Brasile, abbiamo convenuto sulla necessità di raggiungere un cessate il fuoco immediato nella Striscia di Gaza, di rimuovere tutti gli ostacoli alla consegna degli aiuti umanitari alla popolazione di Gaza e di raggiungere infine una soluzione permanente e completa”, ha sottolineato Al Budaiwi.

Nel suo discorso https://www.mid.ru/en/foreign_policy/news/1968590/?lang=en  Serghej Lavrov ha confermato la posizione della Russia, secondo cui “una vera stabilità nel Medio Oriente non sarà mai possibile da raggiungere senza la soluzione permanente e completa del problema regionale più antico, ovvero il conflitto israelo-palestinese, che dovrà essere basata sulla soluzione dei due Stati, secondo quanto previsto dalle risoluzioni delle Nazioni Unite”.

Nel corso della Settima riunione ministeriale è stato rilanciato il “dialogo strategico tra CCG e la Russia”. I partecipanti hanno esaltato la forza dei legami tra i Paesi del Golfo Persico e Mosca. È stato deciso di “plasmare i legami in modo da raggiungere tuti insieme gli interessi comuni”. In questo contesto Al Budaiwi ha sottolineato che i Paesi del CCG sono “equidistanti” per quanto riguarda la crisi russo-ucraina e rinnovano il loro sostegno agli sforzi di mediazione nel conflitto dei suoi Stati membri – l’Arabia Saudita, gli Emirati Arabi Uniti, il Bahrein, il Kuwait, il Qatar e l’Oman. È stato sottolineato che dopo l’invasione di massa delle forze ucraine dei territori russi di Kursk e di Belgorod, il conflitto armato ha preso una piega particolarmente pericolosa perché si combatte nelle vicinanze di una funzionante centrale nucleare. Per risolvere questa crisi i partecipanti della riunione hanno auspicato un ricorso al dialogo per risolvere il conflitto attraverso i negoziati. Il capo della diplomazia russa, Serghej Lavrov, ha accolto con gratitudine la posizione, manifestata dai Paesi del Golfo Persico.