Gran Bretagna, chiusa l’ultima centrale a carbone

Finisce un'era: 142 anni fa a Londra era stato inaugurato il primo impianto a carbone del mondo

La Ratcliffe-On-Soar Power Station, nelle Midlands, era l’ultima centrale a carbone del Regno Unito. Dalle otto enormi torri, a partire dal 29 settembre non esce più fumo, il maxi impianto è stato infatti spento per sempre dopo oltre 50 anni di servizio: bruciava carbone e dava luce e riscaldamento a circa 2 milioni di famiglie.

Così propio il Regno Unito cuore della Rivoluzione industriale e del carbone che la alimentava, è stato il primo Paese del G7 a dire basta con questa fonte fossile per produrre energia; la prima centrale era entrata in funzione 142 anni fa, nel 1882 a Londra. L’impianto di Holborn Viaduct fu la prima centrale di questo tipo a livello globale. Cento anni fa il Paese dipendeva al 90% dal carbone, nel 2010 la quota era scesa al 39%. Ora il primo ministro Keir Starmer vorrebbe arrivare a zero emissioni entro il 2050 e a questo fine ha promesso investimenti da 8 miliardi di steline per un fondo destinato all’enegia pulita.

L’impianto è di proprietà della società tedesca Uniper che ha comunicato che ci vorranno due anni per la prima fase di smantellamento della struttura, i lavori dovrebbero iniziare già a ottobre 2024. E Uniper, secondo quanto riporta La Repubblica, vorrebbe rimpiazzare la centrale con “un hub di ricerca e tecnologia energetica, tutto a emissioni zero. Una buona parte dei 170 dipendenti — più 120 contractor — rimarrà per il processo di smantellamento dei prossimi due anni e poi di definitiva demolizione entro la fine del decennio”.