Gran Bretagna. Scioperano i medici, sanità nel caos

Il Regno Unito continua a vivere un drammatico periodo di scioperi a oltranza in tutto il settore sanitario. I dottori in formazione, o come li chiamano in Inghilterra i medici “junior”, hanno iniziato uno sciopero di sei giorni per ottenere aumenti della retribuzione. Si tratta dello sciopero  più lungo dei 75 anni di storia del Servizio Sanitario Nazionale britannico (NHS). L’agitazione sindacale, sta colpendo l’assistenza ai pazienti durante il periodo in cui l’influenza stagionale sta tormentando il Paese.

Per tutto l’anno scorso il personale medico aveva cercato di ottenere aumenti salariali per compensare l’impennata del costo della vita. Complessivamente, l’NHS, che fornisce assistenza sanitaria gratuita fin dalla sua fondazione nel 1948, ha cancellato nel 2023 oltre 1,2 milioni di appuntamenti. In una dichiarazione, il sindacato medico ha esortato il Governo del premier, Rishi Sunak, “a fare un’offerta salariale credibile” per porre fine agli scioperi, che hanno messo in caos il servizio sanitario, con circa 8 milioni di pazienti in lista d’attesa per le cure mediche.

Secondo il sindacato i “medici appena qualificati guadagnano 15,53 sterline (poco più di 18 euro) l’ora, ovvero poco più del salario minimo del Regno Unito, stabilito a quota delle 10 sterline (11,60 euro).

“Il morale in tutto il servizio sanitario è ai minimi storici, mentre molti medici si chiedono se valga ancora la pena intraprendere la carriera che hanno scelto: il Governo ha la possibilità di dimostrare a questi medici che hanno ancora un futuro nel lavoro in questo Paese”, ha dichiarato un rappresentante del sindacato BMA. Da parte sua il Servizio  Sanitario Nazionale britannico si è rivolto ai medici “junior” con un appello affinché ritornino immediatamente al lavoro “perché molte vite umane sono in pericolo”.