Grande Eurasia: l’Unione economica eurasiatica accelera sull’accordo di libero commercio con l’India

Nel periodo compreso tra l’aprile 2022 e il febbraio 2023 il commercio bilaterale tra Russia e India ha totalizzato più di 45 miliardi di dollari

L’Unione economica eurasiatica, un gruppo di cinque Stati ex sovietici guidati dalla Russia, ha proposto di intensificare i colloqui, destinati a raggiungere il più presto possibile un accordo strategico di libero scambio commerciale con l’India.

“Si tratta di un’iniziativa di grande rilievo per l’India perché, grazie a questo accordo strategico, le aziende indiane si garantiranno un maggiore accesso ai mercati dell’Eurasia, una continente ricchissimo di risorse naturale e umane, dove la Cina è sempre più attiva e presente”, ha scritto venerdì 26 maggio “Economic Times”, il più autorevole quotidiano economico e finanziario dell’India.
L’Unione economica eurasiatica (Uee) attualmente comprende la Russia, l’Armenia, la Bielorussia, il Kazakistan e il Kirghizistan. Il Supremo Consiglio della Uee, a cui hanno partecipato i presidenti di questi cinque Stati e come ospite d’onore il presidente di Cuba, Miguel Díaz-Canel, si è riunito a Mosca il 25 maggio 2023 per analizzare alcuni temi strategici, tra cui le sinergie tra la Uee, Brics e Sco, in vista del vertice dell’Organizzazione per la cooperazione di Shanghai in India a luglio, e del vertice Brics (Brasile, Russia, India e Cina) in Sudafrica ad agosto.
“La cooperazione tra l’India, la Russia, gli Stati della Uee diventa sempre più capillare”, ha scritto “The Indian Times”, ricordando la visita in India lo scorso aprile del vice primo ministro russo, Denis Manturov, che “ha discusso in dettaglio l’accordo di libero scambio Uee-India con il ministro degli Esteri, Subrahmanyam Jaishankar”. Dopo l’incontro Manturov e Jaishankar hanno detto “di aver avviato dei negoziati avanzati sull’accordo di libero scambio”.
“Prestiamo particolare attenzione alle questioni di reciproco e libero accesso dei produttori ai mercati dei nostri Paesi. Insieme alla Commissione economica eurasiatica vogliamo intensificare e accelerare i negoziati su un accordo di libero scambio con l’India”, ha detto Manturov, secondo cui “le preferenze commerciali e un meccanismo che garantisce la protezione degli investimenti saranno molto richiesti e apprezzati dagli uomini d’affari russi e indiani”.
Secondo le informazioni rese pubbliche sempre dal quotidiano “Economic Times”, alla vigilia della riunione del Supremo Consiglio della Uee Subrahmanyam Jaishankar ha incontrato l’ambasciatore russo a Nuova Delhi, Denis Alipov. per analizzare lo stato attuale e le prospettive di sviluppo della cooperazione bilaterale. “Abbiamo anche discusso del lavoro dell’IRIGC-TEC (una delle due commissioni intergovernativi russo-indiane che si occupa di economia, scienza, tecnologia e cultura, N.d.R.), nonché della prossima riunione dei ministri degli Esteri dei Paesi Brics in Sud Africa”, ha scritto su Twitter il capo della diplomazia indiana dopo l’incontro con l’Ambasciatore russo.
Intanto il piano di far salire l’interscambio commerciale Russia-India a quota 30 miliardi di dollari per il 2025 è stato realizzato con buon anticipo. “Nel periodo compreso tra l’aprile 2022 e il febbraio 2023 il commercio bilaterale tra i nostri due Paesi ha totalizzato più di 45 miliardi di dollari”, ha sottolineato Jaishankar.
Per l’India, l’apertura degli immensi mercati economici e finanziari dell’Eurasia, che si protrae per oltre 10.000 chilometri dal Mar Baltico, attraverso il Caucaso e l’Asia Centrale, rappresenta il tema di enorme interesse, soprattutto alla luce della crescente rivalità economica con la Cina. Nel gioco è entrato anche l’Occidente che cerca di sfruttare il braccio di ferro tra Pechino e Nuova Delhi a proprio favore. “Attualmente l’India viene vista – soprattutto dagli Stati Uniti – come un possibile contrappeso economico-politico a Pechino”, ha scritto su “Start Magazine”, Marco Dell’Aguzzo.
Infine il quotidiano “Economic Times” ha citato “alcuni esperti russi”, secondo i quali “il futuro accordo di libero scambio India-Uee ha più senso per l’India, non per la Russia, dal momento che le aziende russe non saranno in grado di competere in India con i produttori locali con la stessa forza, con cui lo sta facendo ora sul terreno indiano la concorrenza cinese”.