Grano russo all’Africa. Gratis.

Il presidente della Russia spiega i motivi del “no” di Mosca al rinnovo dell’accordo sul grano ucraino.

L’Occidente ha sabotato la realizzazione della parte riguardante gli interessi della Russia dell’accordo sul grano ucraino del Mar Nero e inoltre ha ostacolato il trasferimento su base gratuita di concimi chimici russi al Paesi africani. Lo ha dichiarato il presidente russo, Vladimir Putin, nel suo discorso di apertura al vertice Russia-Africa, in corso in questi giorni a San Pietroburgo.
Secondo Putin “la Russia ha deciso di partecipare all’accordo, con la speranza che sarebbero stati aboliti i divieti che bloccavano le esportazioni russe di grano e di fertilizzanti. Ma questa parte dell’accordo non è mai stata realizzata”. Dei 260mila tonnellate di concimi chimici russi, bloccati nei porti dell’Europa, Mosca di recente è riuscita a spedirne verso Malawi e Kenya soltanto “due piccole partite”.
Il presidente russo ha garantito ancora una volta che Mosca potrà rifornire di grano “senza chiederne un rublo” i Paesi più poveri dell’Africa. “I raccolti da record degli ultimi anni ce lo permettono di fare senza problemi”, ha sottolineato Putin, secondo il quale “nei prossimi quattro mesi Zimbabwe, Burkina-Faso, Somalia ed Eritrea per prime riceveranno gratis da 25.000 a 50.000 tonnellate di frumento e di mais russi”. Il raccolto cerealicolo in Russia nel 2022 è stato di oltre 153 milioni di tonnellate, mentre le stime per il 2023 parlano di altri 130 milioni. “La Russia – ha aggiunto il leader del Cremlino – è anche in grado di sostituire con cereali propri le vendite ucraine sui mercati globali”.