Guerra civile in Sudan. L’ONU adotta risoluzione per un cessate il fuoco durante il Ramadan

Inizia la sera del 10 marzo Ramadan, il mese sacro per i musulmani. Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha teso una mano d’aiuto alla popolazione del Sudan, adottando in extremis una risoluzione nella quale si chiede un “cessate il fuoco in Sudan durante il mese del Ramadan”. Il voto ha fatto seguito all’iniziativa del segretario generale dell’ONU, Antonio Guterres, che è stata accolta con gratitudine dalle autorità sudanesi di Khartum, che hanno anche chiesto che le cosiddette Forze di supporto rapido (RSF) del generale Mohamed Hamdan Dagalo, detto Hemetti, “si ritirino dagli Stati di Gezira e Sennar”, così come “da tutte le città attaccate dopo la firma della Dichiarazione di principi umanitari dell’11 maggio 2023, incluse Nyala, El Geneina, Zalingei ed El Daein”.

La seconda condizione per arrivare a una pace solida e duratura, posta dal Governo del Sudan, guidato dal generale Abdel Fattah al Burhan, prevede l’obbligo delle RSF a rispettare l’impegno, assunto durante i negoziati mediati dagli Stati Uniti e dall’Arabia Saudita a Gedda, a “liberare e ad abbandonare tutte le strutture pubbliche e civili nonché le proprietà private occupate”. Infine, Khartum chiede alle forze di Dagalo di porre fine alle “atrocità e violazioni del diritto umanitario internazionale”, anche negli Stati del Darfur, di Gezira, di Sennar, del Nilo Bianco e del Kordofan occidentale.