Haiti, Garry Conille nuovo primo ministro

Attuale dirigente dell'UNICEF, era già stato alla guida del Paese per un breve periodo

Il consiglio presidenziale di transizione di Haiti ha nominato il nuovo primo ministro. Si tratta di Garry Conille, 58 anni, già primo ministro tra il 2011 e il 2012 quando presidente era Michel Martelly e attuale responsabile dell’UNICEF per America Latina e Caraibi.

Haiti torna così ad avere un premier dopo le dimissioni, avvenute ad aprile, di Ariel Henry. Il Paese è alle prese orami da mesi con la violenza delle bande armate che hanno preso il controllo di vari servizi e infrastrutture e “assediano” la capitale Port-au-Prince. Queste stesse forze avevano impedito in ritorno in patria di Henry (che poco dopo si sarebbe dimesso) che era all’estero per organizzare una forza internazionale, sostenuta dalle Nazioni uniti, che sarebbe dovuta arrivare per aiutare la polizia haitiana a riprendere il controllo della situazione.

La forza multinazionale sarà guidata dal Kenya e, dopo mesi di ritardi, dovrebbe arrivare sull’isola attorno alla metà di giugno, secondo quanto dichiarato dal presidente keniano Ruto.

Il paese è instabile fin dal 2021, quando il presidente Jovenel Moise fu assassinato. Allora prese il potere pro tempore proprio Henry che avrebbe dovuto indire le elezioni entro il 7 febbraio 2024. Cosa che non fece spiegando che prima si sarebbe dovuto riportare l’ordine nel Paese. Ordine che è quantomai lontano da Haiti, dove ora si punta tutto sulla forza multinazionale che sarebbe guidata dal Kenya, supportata logisticamente e finanziariamente dagli Stati uniti, e con circa 1500 soldati provenienti da  Benin, Ciad, Bangladesh, Bahamas, Giamaica e Barbados. Secondo quanto riporta l’ONU più di 362.000 haitiani stati sfollati in questi mesi e solo nei primi tre mesi de 2024 la violenza delle bande avrebbe causato più di 1500 morti.