I BRICS si allargano: 6 nuovi Paesi dal 2024

Sei nuovi Paesi entreranno nei BRICS. È quanto emerge dal vertice di Johannesburg a cui hanno partecipato i capi di Stato di Brasile, Russia (in formato di videoconferenza), India, Cina e Sudafrica.

Dal 1° gennaio 2024 ci saranno nuovi membri effettivi che entreranno a far parte del “blocco del sud del mondo” e questi sono Argentina, Egitto, Etiopia, Iran, Arabia Saudita e Emirati Arabi Uniti.

Ad annunciarlo è stato Cyril Ramaphosa, presidente del Paese ospitante, ovvero il Sudafrica, nel corso della conferenza stampa che ha chiuso il summit. Con l’ingresso dei nuovi membri, i BRICS “rappresenteranno il 36% del PIL mondiale e il 47% della popolazione dell’intero pianeta. A questa prima fase se ne aggiungerà un’altra di ulteriore ampliamento”, ha spiegato Lula da Silva, presidente del Brasile.

Il presidente cinese Xi Jinping ha auspicato a sua volta un ulteriore rapido ampliamento del sodalizio al fine di promuovere “una governance globale più giusta”.

“I Paesi BRICS scelgono i loro percorsi di sviluppo in modo indipendente, difendono congiuntamente il loro diritto allo sviluppo e marciano in tandem verso la modernizzazione, che rappresenta la direzione del progresso della società umana e avrà un impatto profondo sul processo di sviluppo del mondo – ha spiegato Xi secondo quanto riporta l’agenzia cinese Xinhua –  I Paesi BRICS hanno sostenuto l’equità e la giustizia negli affari internazionali, si sono schierati a favore di ciò che è giusto sulle principali questioni internazionali e regionali e hanno rafforzato la voce e l’influenza dei mercati emergenti e dei Paesi in via di sviluppo”. Il leder cinese ha anche affermato che le politiche estere di questi Paesi sono “indipendenti. I Paesi BRICS non barattano i loro principi, non cedono alle pressioni esterne e non agiscono come vassalli di altri”.

Ci sono interessi diversi (anche diametralmente come tra Cina e India) ma secondo quanto spiega ancora Ramaphosa: “Si tratta di un partenariato paritario tra Paesi che hanno punti di vista diversi ma una visione condivisa per un mondo migliore”.

I leader si sono anche presi l’impegno di approfondire la questione delle valute locali e dei sistemi di pagamento che potranno portare a una valuta comune, fatto che sarà al centro del prossimo vertice, che il presidente Vladimir Putin ha proposto di convocare nella città di Kazan, in Russia.