Lo ha scoperto un'inchiesta giornalistica, condotta dalla Radiotelevisione della Svizzera RTS
Papa Francesco parteciperà al G7 guidato dall’Italia, che si svolgerà dal 13 al 15 giugno prossimo a Borgo Egnazia, in Puglia. Come ha annunciato la Sala stampa del Vaticano, il Pontefice interverrà nella sessione dedicata all’intelligenza artificiale, aperta ai Paesi non membri. Si tratta della prima volta – ha specificato la Santa Sede – di un Pontefice al vertice del gruppo, a cui oltre all’Italia partecipano anche Stati Uniti, Canada, Francia, Regno Unito, Germania e Giappone.
Il tema dell’intelligenza artificiale nei suoi aspetti etici e morali più profondi, si trova al centro di un acceso dibattito internazionale. Non è di certo passato inosservato il contributo della Santa Sede a questo tema scottante, in particolare con la “Rome call for AI ethics” del 2020, e con l’iniziativa “Pontificia per la vita”, in un percorso “che porta a dare applicazione concreta al concetto di algoretica, ovvero dare un’etica agli algoritmi”.
La necessità di essere molto attenti durante lo sviluppo delle moderne tecnologie digitali, basate sui principi dell’intelligenza artificiale, ha avuto una conferma inaspettata e molto drammatica, quando si è scoperto che un programma di pilotaggio automatico dei droni, elaborato da un gruppo di studenti al Politecnico di Zurigo e disponibile in modalità “open source” viene impiegato sui velivoli kamikaze senza pilota in Ucraina e a Gaza.
Come è stato scoperto durante un’inchiesta giornalistica, condotta dalla Radiotelevisione svizzera (RTS) di lingua francese, “il software per il pilotaggio automatico, chiamato PX4, nonché la sua evoluzione “Pixhawk”, sono stati progettati tra il 2008 e il 2011 presso il Politecnico federale di Zurigo (ETHZ) da un team di circa quindici studenti supervisionati da alcuni dei loro professori”. Attualmente il rivoluzionario software studentesco svizzero, che permette a un drone di funzionare in modo autonomo, senza l’ausilio di un telecomando, è utilizzato in tutto il mondo nelle zone di guerra.
Come ha scritto anche la Radio svizzera di lingua italiana (RSI) “i codici sorgente del software sono stati condivisi su una piattaforma internet dedicata, il che significa che il sistema viene regolarmente aggiornato dai suoi utenti, con grande soddisfazione soprattutto delle forze armate ucraine”. In particolare il software svizzero “è stato trovato in Ucraina, sul campo di battaglia, da unità russe, in almeno quattro casi identificati dai colleghi della Cellula Inchieste della RTS. In uno di questi casi, la versione ‘Pixhawk’ del software si trovava all’interno di un drone ucraino equipaggiato con una carica esplosiva”.
Dall’Ucraina, dove il 18 aprile del 2024 il ministro dell’Economia della Germania, Robert Habeck, ha inaugurato un nuovo stabilimento tedesco di “Quantum Systems” da 6 milioni di euro, per la produzione dei velivoli killer senza pilota, al Medio Oriente, dove il pilotaggio autonomo ha anche rivoluzionato l’industria dei droni da guerra. Venduto a poco più di 100 euro su Internet per i modelli più recenti, il programma “Pixhawk” ha favorito la crescita di una nuova economia, quella dei droni da guerra autonomi a basso costo. I giornalisti dell’emittente RTS “hanno potuto consultare un documento in cui la coalizione, guidata dagli Stati Uniti per sconfiggere il gruppo dello Stato Islamico, avverte i suoi membri della volontà del gruppo terroristico di acquisire questo software per i suoi droni”. Secondo RTS, il “gruppo terroristico è già riuscito ad acquisire il software”.