Sfida alle sanzioni: nei primi sei mesi del 2024 le esportazioni russe di alluminio verso la Corea del Sud sono aumentate del 20 per cento
La Corea del Sud che sul piano economico e militare dipende molto dagli Stati Uniti non può farne a meno di aderire alle sanzioni occidentali, imposte contro la Russia. Le aziende sudcoreane, da Hyundai a Kia, da LG a Samsung, hanno subito delle perdite miliardarie dopo aver chiuso le proprie produzioni nella Federazione Russa, che in pochissimo tempo sono state occupate dai competitor cinesi.
Dopo una serie di tentativi fallimentari di trovare altrove dei fornitori di materie prime “affidabili ed economici”, che siano almeno un po’ al livello di quelli russi, le società di import-export sudcoreane sono tornate a sviluppare gli intercambi commerciali con Mosca.
Tra le statistiche più recenti c’è l’aumento del 20% delle esportazioni di alluminio “made in Russia” verso i produttori della Corea del Sud. Secondo i dati del Governo di Seul, nei primi sei mesi del 2024 le aziende metallurgiche russe hanno venduto ai partner sudcoreani 154.900 tonnellate di alluminio di alta qualità per un totale di 372 milioni di dollari. Si tratta del miglior risultato semestrale mai registrato sin dal 2012, che ha permesso alla Russia di risalire al secondo posto dei maggiori fornitori di alluminio (19,2%) del Paese asiatico, dopo l’Australia (28,8%), ma prima dell’India (15,5%).
Per quanto riguarda le esportazioni sudcoreane verso la Russia, il flusso di merci, dalle automobili all’elettronica, continua, ma sotto forma del cosiddetto “export grigio”, passando – prima di arrivare in Russia – per i Paesi terzi, tra cui il Kazakhstan e le altre repubbliche ex sovietiche dell’Asia Centrale.
Ma ci sono anche alcuni prodotti sudcoreani che sfidano le sanzioni e vengono esportati direttamente verso la Russia. In primo luogo si tratta di gelati: dopo aver importato nel mese di giugno 2024 più di 260 tonnellate di questo prodotto dolce, la Russia è diventata il terzo maggiore importatore nel mondo, dopo gli USA e il Vietnam, di gelati sudcoreani. Complessivamente, nel periodo compreso tra gennaio e giugno di quest’anno i produttori sudcoreani hanno esportato verso la Russia 976,2 tonnellate di gelati per un totale di 3,2 milioni di dollari (+11,5% rispetto all’analogo periodo del 2023).
I gelati sudcoreani, sia prodotti dai giganti dell’industria agroalimentare asiatica come Lotte, che quelli dei piccoli produttori come Binggrae, sono molto popolari tra i consumatori russi che apprezzano i gusti raffinati e dicono anche di essere contenti dei prezzi, che praticamente non si distinguono dagli analoghi prodotti delle fabbriche domestiche.