Il Cremlino: il vertice Putin-Erdogan 4 settembre a Sochi

È ufficiale: il presidente russo, Vladimir Putin, e quello della Turchia, Recep Tayyip Erdogan, si incontreranno lunedì, 4 settembre, nella città balneare russa di Sochi, sul Mar Nero. Lo ha annunciato il portavoce presidenziale russo, Dmitrij Peskov. “I colloqui si terranno lunedì, si terranno a Sochi, a metà giornata”, ha detto Peskov in una conferenza stampa.
Mentre la Russia vuole discutere in primo luogo del potenziamento degli scambi economici e commerciali con la Turchia, il presidente Erdogan intende concentrarsi sul problema dell’accordo per il transito del grano ucraino sul Mar Nero, annullato il 17 luglio scorso dopo il “no” russo al prolungamento dell’intesa, patrocinata dalle Nazioni Unite. Mosca è uscita dall’accordo lamentando la mancata attuazione della parte di suo interesse, che prevedeva l’abolizione delle sanzioni occidentali nella parte del libero export di prodotti agroalimentari russi, di concimi chimici e anche il ricollegamento della banca agricola russa Rosselkhozbank al sistema di telecomunicazioni bancarie internazionali SWIFT. La Turchia è stata uno dei principali beneficiari dell’export cerealicolo ucraino che nel 2022-2023 ha totalizzato più di 34 milioni di tonnellate di grano, di olio vegetale e di alcuni altri generi alimentari.
Erdogan è il leader di un Paese della NATO che vanta i maggiori contatti diretti con Putin. La Turchia sta lavorando su un piano di pace per l’Ucraina ed Erdogan intende parlarne con il presidente russo.
Intanto l’Ucraina ha affermato che è possibile creare un corridoio via mare senza la Russia. A margine del Consiglio informale dei ministri degli Esteri dell’Unione Europea il capo della diplomazia ucraina, Dmytro Kuleba, ha detto: “Vogliamo che sia ripristinata totalmente l’iniziativa del Mar Nero sul grano, abbiamo concordato sul come estendere il corridoio via terra, e tuttavia noi riteniamo anche che sia possibile un corridoio via mare per trasportare il grano che non coinvolga la Russia”.
Il 1° di settembre due navi mercantili sono state avvistate mentre lasciavano il porto di Odessa, nell’Ucraina meridionale. Si è trattato della Filia Glory, battente bandiera della Liberia, e della Ocean Courtesy, battente bandiera delle Isole Marshall. Secondo le informazioni del sito Marine Traffic, la Filia Glory è diretta a Varna, in Bulgaria, mentre la destinazione della seconda nave è sconosciuta. Da luglio le navi cargo civili dell’Ucraina devono utilizzare un nuovo corridoio umanitario dopo il mancato rinnovo dell’accordo sul grano.
La Russia ha iniziato a lavorare autonomamente per rifornire gratuitamente di grano sei Paesi africani. Come ha detto il ministro russo degli Esteri, Serghej Lavrov, “si sta già organizzando il lavoro pratico per implementare le consegne gratuite di grano russo, come ha annunciato il presidente Putin durante l’ultimo vertice Russia-Africa di San Pietroburgo, a sei Paesi africani maggiormente bisognosi”. A ciascuno degli Stati interessati dalle consegne, ha aggiunto, verranno fornite gratuitamente fino a 50mila tonnellate di grano russo.
Nelle ultime settimane la navigazione nel Mar Nero è diventata molto pericolosa. Ogni giorno l’Ucraina manda barche senza piloti semi-sommergibili, imbottite da esplosivi, per attaccare le basi navali russe e il ponte di Crimea, che collega il territorio della Russia alla penisola.