Il fotovoltaico del futuro? Pannelli su strade a autostrade

Uno dei maggiori problemi degli impianti fotovoltaici è il consumo di suolo. Ricoprire i tetti di abitazioni e industrie non basta, per questo in ampie aree in tutto il mondo stanno nascendo veri e propri campi coperti da pannelli, con evidenti problemi di consumo di suolo, un problema relativo in aree desertiche, enorme zone dove gli impianti per l’energia “rubano” spazio alle colture. Una delle soluzioni già in fase di implementaizone è la convivenza tra agricoltura e gli impianti fotovoltaici, il così detto “agrivoltaico” ma allo studio ci sono anche soluzioni più innovative, come le coperture stradali che producono energia sfruttando il sole.

L’italiana ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) sta sviluppando in collaborazione con l’azienda operante nel settore fotovoltaico TeaTek Spa, pannelli fotovoltaici in grado di resistere a forti carichi e a fenomeni meteo estremi, adatti ad autostrade e strade pedonali e ciclabili in città.

“Stiamo studiando moduli che, diversamente dai comuni pannelli fotovoltaici, siano in grado di resistere a carichi statici anche di diverse tonnellate, al passaggio di automezzi in movimento ed a condizioni metereologiche anche estreme – spiega Girolamo Di Francia di ENEA, referente del progetto – Quando parliamo di applicazioni stradali del fotovoltaico oggi ci riferiamo principalmente a coperture del manto, barriere antivento, pavimentazioni di percorsi pedonali, ciclabili o di linee tranviarie”.

Secondo i calcoli di ENEA installando pannelli fotovoltaici solo sul 10% di strade ed autostrade italiane si avrebbe una capacità di produzione di energia superiore ai 20 GW; le prime sperimentazioni applicative sono partite “in tempi recenti a livello mondiale con particolare riguardo alla possibilità di sviluppare ambienti di guida più sicuri ed efficienti”, conclude la nota dell’agenzia italiana di ricerca scientifica.