La decisione drastica è stata presa dopo la visita a Colombo di Subrahmanyam Jaishankar, ministro degli Esteri dell’India, uno dei maggiori Paesi-creditori dello Sri Lanka
Il Governo ad interim dello Sri Lanka ha approvato – malgrado le critiche – un accordo con il Fondo monetario internazionale (FMI) per la ristrutturazione del debito stimato in 14,7 miliardi di dollari. L’annuncio è stato dato dal ministero delle Finanze dello Sri Lanka, in seguito ai colloqui con una delegazione dell’FMI e separatamente con il ministro degli Esteri dell’India, Subrahmanyam Jaishankar.
“Le autorità dello Sri Lanka confermano il supporto all’accordo nei termini di principio annunciati lo scorso 19 settembre”, si legge nella nota del ministero delle Finanze. L’accordo era stato raggiunto dall’ex presidente del Paese asiatico, Ranil Wickremesinghe, alla vigilia delle elezioni presidenziali del mese scorso, vinte invece da Anura Kumara Dissanayake, leader del Fronte di liberazione del popolo (JVP), un partito comunista e marxista-leninista, molto critico riguardo all’accordo con il Fondo monetario. Il Governo dello Sri Lanka, guidato da Harini Amarasuriya lavora in attesa delle elezioni legislative, convocate per il 14 novembre prossimo.
Il nuovo leader dello Sri Lanka ha cercato di rinegoziare le condizioni dell’accordo ma dopo due giorni di colloqui con una delegazione dell’FMI che si era recata d’urgenza a Colombo, e successivamente in seguito a un incontro confidenziale venerdì, 4 settembre, con il capo della diplomazia indiana, ha cambiato parere e ha fatto sapere che “manterrà le condizioni fissate dal suo predecessore”.
L’India, assieme alla Cina e al Giappone fa parte della trojka dei principali Stati-creditori dello Sri Lanka, che ha preso accordi per una ristrutturazione del debito dopo una grave economica e finanziaria del 2022, durante la quale l’economia nazionale aveva registrato una drammatica contrazione del 7,8 per cento. Il 3 luglio del 2024 il Governo dello Sri Lanka ha concluso un accordo con i creditori, che sono andati d’incontro alla richiesta di Colombo di ridurre del 28% il debito principale per portare la somma dovuta alla Cina, al Giappone e all’India fino a 6 miliardi di dollari e anche per una riduzione dell’11% sugli interessi. Nel periodo compreso tra il 2024 e il 2028 lo Sri Lanka dovrà rimborsare gli interessi piuttosto bassi pari al 3,75 per cento. Dopo il 2028 la cifra dovrebbe salire a quota dell’8,2%, ma soltanto nel caso il cui il Prodotto interno lordo dello Sri Lanka riuscisse a superare i 100 miliardi di dollari l’anno.