Il Nevada, durante un voto “informale”, boccia “in tronco” Nikki Haley

Una strana legge elettorale del Nevada prevede le “finte primarie”. La sfidante di Trump ha raccolto meno voti dell’opzione “Nessuno di questi candidati”

La scrittrice "dem", Marianne Williamson

È stata una disfatta vera e propria in Nevada per Nikki Haley, principale sfidante di Donald Trump per la nomina a candidato presidenziale del Partito repubblicano. Alle primarie repubblicane “simboliche”, che sono state organizzate prima di quelle vere dell’8 febbraio e che si sono tenute mercoledì 6 febbraio nello Stato del Nevada, Haley ha ottenuto meno consensi rispetto all’opzione presente nelle schede delle primarie che indicava: “Nessuno di questi candidati”. E’ stato un risultato a dir poco imbarazzante per Haley, che era l’unica candidata di rilievo sulla scheda elettorale del Nevada.

Haley, ex rappresentante statunitense alle Nazioni Unite, aveva già suscitato perplessità tra i repubblicani, scegliendo di partecipare alle “finte primarie” di ieri, ufficialmente boicottate dal Partito repubblicano, anziché ai caucus che il GOP ha programmato per domani, 8 febbraio. Con questa mossa controversa Haley ha rinunciato sia alla possibilità di conquistare i delegati statali del suo partito, che a presentarsi a un confronto diretto con l’ex presidente Trump. Ed ecco il risultato della scelta: Haley ha ottenuto appena il 32,4% dei voti favorevoli, contro il 61,2% raccolto dall’opzione di protesta “Nessuno di questi candidati”. E l’8 di febbraio ai caucus “ufficiali” Donald Trump, invece, sarà l’unico candidato di spicco a partecipare alle primarie nel corso delle quali, con ogni probabilità, conquisterà i delegati repubblicani dello Stato del Nevada da cui dipenderà l’effettiva assegnazione dei 26 delegati statali del partito.

Infine ricordiamo che, sempre in Nevada, martedì 6 febbraio si sono svolte anche le primarie democratiche, vinte facilmente dal presidente, Joe Biden, contro la scrittrice Marianne Williamson e una “manciata” di sfidanti meno noti. Biden ha ottenuto il 90% delle preferenze, mentre la Williamson è riuscita a raccogliere solo il 2,5% delle preferenze.