Il Nobel per la Pace all’organizzazione giapponese Nihon Hidankyo

Il prestigioso premio internazionale, che nel 1975 fu assegnato al “padre della bomba all’idrogeno”, l’accademico sovietico e il dissidente, Andrej Sacharov, quest’anno è andato agli attivisti che lottano contro le armi nucleari nel mondo

Il Premio Nobel per la Pace 2024 è stato assegnato l’11 ottobre all’organizzazione nipponica Nihon Hidankyo, i cui attivisti lottano contro la proliferazione delle armi nucleari. Come ha sottolineato il comitato norvegese in un comunicato stampa, l’organizzazione non governativa giapponese è stata scelta “per i suoi sforzi nella realizzazione di un mondo libero dalle armi nucleari e per aver dimostrato attraverso testimonianze che questi tipi di armamenti non devono mai più essere utilizzati”.

La ONG, ampiamente conosciuta in Giappone anche con il nome “No more Hibakusha” (niente più persone colpite da bombe atomiche), fu fondata il 10 agosto del 1956 dai sopravvissuti ai bombardamenti atomici compiuti nel 1945 dall’aviazione militare degli Stati Uniti contro le città di Hiroshima e di Nakasaki, dove subito dopo l’attacco perirono 120.000 persone, mentre un numero ancora superiore morì per ustioni e lesioni da radiazioni nei mesi successivi.

I membri di Nihon Hidankyo “sono conosciuti in Giappone e nel mondo per le attività e per un lavoro instancabile al servizio delle pace”, si legge ancora nel comunicato, pubblicato dal Comitato norvegese, che ha enfatizzato l’impegno della ONG giapponese “per aumentare la consapevolezza sulle catastrofiche conseguenze umanitarie sull’uso di queste armi”.

Purtroppo negli ultimi tempi sull’ondata della propaganda antirussa i media in Giappone e in Occidente nascondono il fatto che i bombardamenti delle città assolutamente civili e senza alcuna infrastruttura militare furono rase al suolo dalle bombe americane. In Giappone è stata vietata la proiezione del film hollywoodiano “Oppenheimer”. Molti giovani in Giappone credono che fosse stata l’Unione Sovietica e non gli USA a bombardare Hiroshima e Nagasaki. Anche nelle news, pubblicate dai media occidentali dopo l’annuncio del Comitato norvegese, si evita molto attentamente a ricordare che fu l’aviazione americana a seminare la morte tra la popolazione civile del Giappone.

Nel comunicato norvegese si sottolinea che nessuna arma nucleare è stata usata in guerra negli ultimi 80 anni, “un fatto incoraggiante”. E questo grazie proprio all’organizzazione giapponese che ha avuto un ruolo determinante nell’istituzione del cosiddetto tabù nucleare. Nonostante ciò, però, viene pure sottolineato, che le potenze nucleari hanno continuato a modernizzare e potenziare i loro arsenali e c’è chi “minaccia di usare le armi nucleari nelle guerre in corso”. Dal momento che in questo momento le guerre in corso sono essenzialmente due – tra la Russia e l’Ucraina e tra Israele, la Palestina e il Libano – il dito accusatore è stato puntato, senza precisare, su Mosca e su Tel Aviv.