Il Papa: “Per la pace servono onorevoli compromessi”

Il Santo padre ha parlato nel corso del suo nuovo viaggio pastorale in Lussemburgo

Papa Francesco ha iniziato il suo nuovo viaggio apostolico che prevede tappe in Lussemburgo e in Belgio e che durerà fino al 29 settembre.

Nel discorso alle autorità del Lussemburgo il Santo Padre è tornato sulle guerre che affliggono il mondo e sulla necessità di inaugurare processi di pace.

“Il vostro Paese si è distinto nell’impegno per la costruzione di un’Europa unita e solidale, nella quale ogni Paese, piccolo o grande che fosse, avesse il suo proprio ruolo, lasciando finalmente alle spalle le divisioni, i contrasti e le guerre, causate da nazionalismi esasperati e da ideologie perniciose. Le ideologie sempre sono un nemico della democrazia” – ha spiegato Papa Francesco-

Il Papa ha auspicato l’uso della saggezza, della cooperazione: “i benefici della cooperazione tra le Nazioni a fronte delle nefaste conseguenze dell’indurimento delle posizioni e del perseguimento egoistico e miope o addirittura violento dei propri interessi. Vi è infatti un impellente bisogno che quanti sono investiti di autorità si impegnino con costanza e pazienza in oneste trattative in vista della soluzione dei contrasti, con l’animo disposto a individuare onorevoli compromessi, che nulla pregiudicano e che invece possono costruire per tutti sicurezza e pace”.

Francesco ha anche parlato della tristezza legata al fatto che “gli investimenti che danno più reddito sono quelli delle fabbriche delle armi” aggiungendo che il mondo è “malato” di una “pericolosissima sclerosi” e sono in corso “inutili stragi”.

Non è mancato un cenno alla grande ricchezza del Lussemburgo: “la ricchezza è una responsabilità” e andrebbe condivisa con chi ha di meno.