Il cardinale Pierbattista Pizzaballa, rappresentante di Papa Francesco in Terra Santa, ha spiegato di essere disposto a mettersi in gioco in prima persona per uno scambio con i bambini presi in ostaggio da Hamas e detenuti nella Striscia di Gaza.
In un incontro online con alcuni giornalisti gli è stato chiesto se si offrirebbe in cambio dei bambini tenuti in ostaggio e così ha risposto: “Sono pronto a uno scambio, a qualsiasi cosa, se questo può portare alla libertà, a riportare i bambini a casa. Non c’è nessun problema. C’è una disponibilità totale da parte mia. La prima cosa da fare è cercare di ottenere il rilascio degli ostaggi. Siamo disposti ad aiutare, anche io personalmente”.
Sarebbero circa 200 le persone tenute in ostaggio a Gaza e tra queste ci sarebbero più di dieci bambini. “Abbiamo dato la disponibilità almeno per cercare di far ritornare gli ostaggi, almeno una parte di loro. E’ molto difficile perché per una mediazione bisogna avere degli interlocutori. Purtroppo non è facile parlare con Hamas”, ha spiegato ancora il Cardinale.
Pizzaballa ha anche espresso le sue maggiori preoccupazioni relative al conflitto per l’immediato futuro: che con l’invasione di terra dell’esercito israeliano l’emergenza umanitaria possa ulteriormente aggravarsi, e che il conflitto possa espandersi. “Il mondo islamico si potrebbe accendere, è molto difficile prevedere gli sviluppi, ma il timore di un’espansione regionale sono reali, e non lo dico soltanto io”.