Sarà fatto per proteggere Israele dopo che l’Iran ha minacciato rappresaglie per l’uccisione del leader di Hamas a Teheran
Sta diventando sempre più incandescente la situazione nel Medio Oriente dopo l’uccisione a Teheran, la capitale iraniana, del capo politico di Hamas, Ismail Haniyeh.
La vendetta di Teheran sarà “severa” e si consumerà nei “tempi, nei luoghi e nei modi appropriati”. L’avvertimento è arrivato dalle Guardie della Rivoluzione iraniane in un messaggio inviato a Israele, che i Pasdaran hanno bollato come “regime terrorista”.
In risposta a queste minacce gli Stati Uniti hanno annunciato che rafforzeranno “sostanzialmente” la loro presenza militare in Medio Oriente, schierando ulteriori navi da guerra e aerei da combattimento per difendere Israele e proteggere i cittadini USA che si trovano nella zona a rischio.
Come ha annunciato il vice portavoce del Pentagono, Sabrina Singh, “il Dipartimento della Difesa continua ad adottare misure per mitigare la possibilità di un’escalation regionale da parte dell’Iran o dei partner e degli alleati”.
Si moltiplicano intanto le voci contrastanti riguardo al lato “tecnico” dell’uccisione di Haniyeh. Mentre il quotidiano britannico “The Telegraph” scrive che il Mossad “avrebbe arruolato due agenti di sicurezza iraniani per piazzare esplosivi in tre stanze separate di un edificio dove alloggiava il leader politico di Hamas”, secondo i Pasdaran il capo politico di Hamas “sarebbe stato ucciso da un “missile a corto raggio con una testata da 7 chili, lanciato dall’esterno”.