Il Qatar aumenterà produzione e forniture di GNL

Gli Stati unite nel 2023 hanno superato il Qatar come primo esportatore mondiale di gas naturale liquefatto (GNL). Ma mentre Washington annuncia una riduzione degli investimenti nel settore, Doha rilancia.

Da anni impegnata a potenziare i progetti per l’estrazione e l’export di gas attraverso navi cisterna, un modo pratico per portare il combustibile senza gasdotti, che è stato particolarmente utile tra l’altro ai Paesi europei dopo la diminuzione degli approvvigionamenti dalla Russia, il paese del Golfo ha annunciato un ulteriore potenziamento degli investimenti che porteranno la capacità di produzione a 124 milioni di tonnellate entro il 2030.

Ovvero l’85% in più rispetto alla situazione attuale e, secondo quanto riporta Il Sole 24 Ore, il 12% in più rispetto ai precedenti obiettivi. Lo ha dichiarato ministro dell’Energia del Qatar Saad Sherida al-Kaabi, annunciando il progetto il progetto “North Field West” durante una conferenza stampa presso la sede centrale di QatarEnergy a Doha.

Nuovi studi e test hanno infatti confermato che l’enorme giacimento del Nord Field si estende più di quanto si pensasse permettendo un nuovo progetto di produzione a Ras Laffan con una capacità di circa 15/16 milioni di tonnellate all’anno (MTPA). Le risorse aggiuntive stimate portano le riserve del Qatar da 1.760 a più di 2.000 trilioni di piedi cubi (TCF).

“Abbiamo continuato gli studi geologici e ingegneristici e oggi sono lieto di annunciare che questi grandi sforzi hanno confermato l’estensione degli strati produttivi del Campo Nord più a ovest, il che significare avremo la capacità di produrre significative quantità aggiuntive di gas- ha spiegato Saad Sherida al-Kaabi secondo quanto riportato da gasworld.com – Questi risultati porteranno l’industria del gas del Qatar verso nuovi orizzonti”.

L’annuncio arriva quando il prezzo del gas si avvicina ai minimi storici. Ma per Kaabi il mercato del gas in Asia continuerà a crescere e anche l’Europa avrà bisogno di gas: “Continuiamo a pensare che ci sia un grande futuro per il gas per almeno 50 anni”.