Il Regno Unito non fa più parte della lista globale dei 10 maggiori Paesi-produttori

La Gran Bretagna è l’unico tra i Paesi maggiormente industrializzati del mondo che non dispone di un piano di sviluppo dei settori produttivi

Stephen Phipson

Per la prima volta della storia, la Gran Bretagna non rientra più nella prestigiosa lista dei 10 maggiori Paesi-produttori industriali. Secondo un’analisi, realizzata dall’Associazione britannica dei settori produttivi “Make UK” e presentata sulle pagine del quotidiano “The Times”, “nel 2022 il Regno Unito è sceso di colpo dall’ottava alla 12ma posizione”, lasciando passare davanti la Russia e il Messico, i due Paesi che sono saliti rispettivamente all’ottava e alla settima posizioni.

Gli analisti dell’Associazione “Make UK” hanno spiegato l’ascesa della Russia con una “crescita senza precedenti dell’industria per la difesa che rappresenta oltre il 6% dell’intero PIL del Paese”, mentre il decollo del Messico viene legato agli “investimenti miliardari” che la Cina sta offrendo a questo Paese dell’America Latina.

Come prima i due Paesi-leader sono stati la Cina, al primo posto, e gli Stati Uniti al secondo.

Per quanto riguarda la performance produttiva britannica del 2023, le industrie del Paese hanno prodotto beni per la cifra totale pari a 217 miliardi di sterline (278 miliardi di dollari). La principale regione produttiva dell’Inghilterra + stato il territorio del nord-ovest del Paese (29,5 miliardi di sterline, ovvero i 37,8 miliardi di dollari).

Le principali destinazioni dell’export britannico sono state gli USA, la Germania e i Paesi Bassi.

Come ricorda “The Times” i capitani d’industria hanno criticato in continuazione il precedente Governo conservatore per l’inconsistenza della sua politica industriale. Secondo il direttore generale dell’Associazione “Make UK”, Stephen Phipson, la “Gran Bretagna è l’unico Paese maggiormente industrializzato del mondo che non dispone di un piano nazionale di sviluppo dei settori produttivi”.