Quest'anno sono stati registrati 346.000 focolai, un numero al precedente record registrato nel 2007
Il Sudamerica è in ginocchio per l’enorme numero di incendi che sta devastando il continente. Brasile e Bolivia sono i Paesi più interessati ma le fiamme hanno interessato anche Perù, Argentina, Paraguay, Venezuela, Guyana e Colombia.
I dati satellitari analizzati dall’agenzia brasiliana di ricerca spaziale INPE hanno registrato quest’anno 346.112 focolai nei 13 Paesi del Sud America, superando il precedente record del 2007 di 345.322 focolai (dati sono raccolti dal 1998).
La maggioranza degli incendi, spiegano gli analisti, avrebbe un’origine dolosa, ma certamente non aiutano le recenti condizioni di siccità e di caldo estremo che anno interessato il continente. Secondo il CEMADEN, l’agenzia nazionale di monitoraggio dei disastri brasiliana, la siccità che colpito il Brasile tra il 2023 e il 2024 è la più intensa e duratura almeno dal 1950.
I cieli sudamericani sono coperti dal fumo provocato dai roghi, fumo che è particolarmente intenso quando brucia la foresta Amazzonica dove la concentrazione di vegetazione è particolarmente elevata, riporta Reuters secondo cui circa 9 milioni di km² del Sud America sono stati coperti dal fumo, più della metà del continente (non tutto in una volta). Nei primi giorni di settembre la qualità dell’aria della città di San Paolo è stata peggiore persino di quella delle grandi metropoli cinesi e indiane che sono note per i loro record di inquinamento.