Il presidente Xi vuole costituire una “comunità tra la Cina e le repubbliche dell’Asia Centrale”
Il leader cinese ha pronunciato il discorso programmatico di fronte ai presidenti dei cinque Stati ex-sovietici dell’Asia Centrale
Venerdì, 19 maggio, è stata la giornata chiave del vertice di due giorni a Xi’an, l’antica “capitale” cinese della via della seta. Il leader di Pechino, Xi Jinping, ha presieduto il primo summit in presenza Cina-Asia Centrale, che al Xi’an International Conference Center, ha visto arrivare delegazioni dell’Uzbekistan, del Kazakhstan, del Kirghizistan, del Tagikistan e del Turkmenistan.
Nel suo discorso tematico, il presidente Xi ha presentando un “programma fondamentale di quattro punti” sul quale potrà essere basata la futura “comunità tra la Cina e le repubbliche dell’Asia Centrale”.
Xi Jinping ha dunque sottolineato il fatto secondo cui “attualmente i cambiamenti secolari nel mondo, nei tempi e nella storia non soltanto si accelerano, ma si stanno svolgendo in forme che non hanno precedenti nella storia dell’umanità”.
Per il leader cinese “il mondo ha bisogno di un’Asia Centrale stabile, prospera, armoniosa e connessa”. La sovranità, la sicurezza, l’indipendenza e l’integrità territoriale dei cinque Paesi dell’Asia centrale devono essere garantiti, come devono essere rispettate le vie di sviluppo politico ed economico, scelte autonomamente e sulla base della volontà dei popoli dell’area. “Gli impegni dell’Asia Centrale in merito alla pace, all’armonia e alla tranquillità –ha ribadito il presidente Xi – devono essere sostenuti e nessuno ha il diritto di seminarvi discordia e provocarvi scontri, tanto meno di trarne vantaggi politici privati”.
Una parte consistente del discorso di Xi Jinping è stata dedicata al piano del 2022 che appunto prevede “la costruzione della comunità dal futuro condiviso tra la Cina e l’Asia Centrale”. Secondo Xi Jinping “si tratta di una scelta storica fatta sullo sfondo di una nuova era e con lo sguardo rivolto agli interessi fondamentali dei diversi popoli e di un futuro luminoso”. La realizzazione di questo piano ambizioso e di ardua fattura si basa, secondo la Cina, su quattro punti fondamentali come sostegno reciproco per quel che riguarda la sovranità, l’indipendenza, la dignità nazionale e lo sviluppo a lungo termine.
Il secondo punto del piano riguarda lo sviluppo comune. Il formato Cina+5 dovrà sempre trovarsi in prima linea nella cooperazione multilaterale per la realizzazione dell’iniziativa fondamentale cinese “Fascia e strada”, nota in inglese come “Belt and road” e promuovere in tutto il mondo l’attuazione di iniziative di sviluppo globale.
Al terzo posto Xi Jinping ha messo le garanzie della sicurezza comune, che rientrano nell’Iniziativa per la Sicurezza Globale (ISG): Cina+5 dovranno opporre resistenza congiunta alle interferenze di forze esterne negli affari interni dei Paesi della regione. Il leader cinese ha condannato le forze non meglio specificate, che “inscenano rivoluzioni colorate”. Quarta e ultimo punto del programma riguarda l’amicizia intergenerazionale, basata sull’Iniziativa di Pechino per la Civiltà Globale, che però dovrà basarsi sui valori dell’amicizia tradizionale, sullo studio reciproco fra le civiltà.
Per quanto riguarda il tema della cooperazione economica e commerciale – la Cina da anni è molta attiva nelle vicine repubbliche dell’Asia Centrale – il presidente Xi ha invitato i Paesi dell’Asia Centrale ad ampliare la cooperazione su tutti i versanti e ha proposto di istituire un partenariato strategico per lo sviluppo dell’industria energetica. Sarà dunque accelerata la costruzione di una nuova linea del gasdotto Cina-Asia Centrale. Nei prossimi anni crescerà il commercio gaspetrolifero nella zona, diventerà più capillare la cooperazione tra le industrie energetiche, comprese quelle nuove e in particolare quella nucleare a uso pacifico.
“La Cina svilupperà uno speciale piano di cooperazione con i Paesi dell’Asia Centrale per ridurvi drasticamente la povertà attraverso la scienza e la tecnologia”, ha promesso Xi Jinping, secondo cui “nei prossimi anni la Cina aumenterà drasticamente il volume del trasporto transfrontaliero delle merci, potenziando la capacità dell’autostrada Cina-Kirghizistan-Uzbekistan e quella dell’autostrada Cina-Tagikistan-Uzbekistan e promuoverà l’attracco e i negoziati del progetto ferroviario Cina-Kirghizistan-Uzbekistan”. Il rafforzamento del corridoio di trasporti prevede anche la modernizzazione dei porti e degli aeroporti esistenti, tra cui la costruzione di un maxi centro logistico “China-Europe Express Railway”.Infine la Cina aiuterà i Paesi dell’Asia Centrale a rafforzare le proprie capacità di difesa, a sostenere i loro sforzi per mantenere la sicurezza regionale, per combattere il terrorismo e per portare avanti la cooperazione nel delicato settore della sicurezza informatica. “A questo proposito – ha detto Xi Jinping – la Cina continuerà a svolgere il ruolo di coordinamento tra i Paesi vicini dell’Afghanistan e a sostenere la ricostruzione pacifica di questo Paese”.