Il Perù ha dichiarato lo stato di emergenza
Si moltiplicano in America Latina di casi di Dengue, malattia di tipo virale che viene trasmessa attraverso le punture di una particolare zanzara. Tra gennaio e febbraio 2024 in Brasile sarebbero quasi un milione i casi. Particolarmente colpito è poi il Perù che il 27 febbraio ha dichiarato lo stato di emergenza visto che i casi sono raddoppiati nelle prime sette settimane del 2024 rispetto al medesimo periodo del 2023. Questa misura servirà a velocizzare il trasferimento di fondi nelle aree colpite. Il provvedimento interessa 20 dei 24 Stati peruviani.
I contagi sono in crescita in tutti i Paesi sudamericani: in Argentina, secondo quanto riporta l’ANSA, da luglio 2023 sono 57.210 le infezioni registrate mentre in Messico i casi sono aumentati di cinque volte quest’anno: 5.439 rispetto ai 948 delle stesse settimane del 2023.
Il 40% dei casi (2.071) è nello stato di Guerrero, nel Messico meridionale. La diffusione del virus sarebbe stata favorita dall’uragano Otis che ha colpito la zona il 25 ottobre 2023. Acqua stagnante e immondizia accumulata avrebbero favorito la riproduzione della zanzara che propaga la malattia.
Si tratta della Aedys Egypti, il cui habitat ideale è caratterizzato dal caldo e dall’umidità. Normalmente i sintomi sono lievi: febbre alta, dolori muscolari e articolari, eruzioni cutanee ma nelle forme più gravi può causare emorragie interne e portare alla morte. La sua diffusione su larga scala ha quindi effetti non trascurabili: in Perù nel 2024 sono morte 32 persone a causa della Dengue, 18 erano stati i decessi in tutto il 2023.
Nel frattempo in Brasile si sta sviluppando un vaccino contro la Dengue: “Il Paese potrebbe essere presto fornitore del vaccino contro la malattia grazie agli studi della Fondazione Oswaldo Cruz di Rio de Janeiro, legata al ministero della Salute, e l’Istituto Butantan di San Paolo, legato al governo dello stato di paulista”, spiegava a inizio febbraio Tedros Adhanom, direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della sanità (OMS).