In Cina schizza alle stelle l’erogazione dei nuovi prestiti bancari

Previsioni pessimistiche riguardo agli interscambi commerciali cinesi con gli Stati Uniti, l’Unione europea, il Giappone e la Corea del Sud

Nuovo record finanziario in Cina: in gennaio le banche cinesi hanno concesso nuovi prestiti per 683,7 miliardi di dollari. Si è trattato di un nuovo massimo storico. Secondo le informazioni della Banca Centrale della Cina (People’s Bank of China, PBOC) i crediti erogati nel primo mese del 2024 “sono più che quadruplicati rispetto ai 164,3 miliardi di dollari concessi a dicembre”. L’erogazione di nuovi prestiti alle aziende e alle persone fisiche – molto al di sopra dei 632 miliardi di dollari previsti dagli analisti – fa parte delle iniziative economiche del Governo di Pechino per dare una spinta alla crescita della domanda interna e per sostenere la ripresa economica dopo la pandemia del Covid-19.

Inoltre Pechino cerca di rianimare la domanda interna sullo sfondo della continua contrazione del commercio estero cinese, compromesso dalla “guerra commerciale”, avviata dagli Stati Uniti. Secondo un’analisi pubblicata nei giorni scorsi dal gruppo mediatico giapponese “Nikkei” nel 2023 il volume del commercio cinese con gli Stati Uniti, l’Unione europea, il Giappone e la Corea del Sud è ammontato a circa 2.000 miliardi di dollari, costituendo il 35% degli interscambi commerciali della Cina con l’estero.

Le previsioni preoccupanti sul commercio con l’estero della Cina sono stati confermati in parte anche dalle statistiche diffuse dall’Autorità doganale cinese, secondo cui “negli ultimi cinque anni (2019-2023) il commercio tra la Cina e gli USA ha registrato una flessione del 2,5%”. Nello stesso periodo, l’interscambio commerciale cinese con il Giappone, la Corea del Sud, la Germania (il principale partner commerciale della Cina in Europa) e il Regno Unito è calato rispettivamente dell’1,7%, l’1,5%, lo 0,5% e dello 0,1 per cento.

Secondo le statistiche del Dipartimento del commercio degli Stati Uniti, nel 2023 la Cina si è trovata al secondo posto dopo il Messico per il volume di esportazioni verso gli USA. Allo stesso tempo nel 2023 a causa delle restrizioni commerciali americane è stato registrato un calo dell’11% delle importazioni statunitensi di “smartphone e di altri prodotti elettronici dalla Cina”.