In Europa licenziamenti a valanga dalla Germania alla Spagna

In Germania le vendite di automobili cala dell'1,7% nel primo trimestre del 2024

In tutta l’Europa Occidentale le aziende registrano perdite per molte centinaia di milioni di euro e annunciano l’una dopo l’altra i licenziamenti di massa. In Germania la celebre azienda di elettrodomestici Miele ha annunciato che taglierà 1.300 posti di lavoro dagli attuali 11.700 dipendenti. Secondo un comunicato, diffuso dall’azienda tedesca, gli “affari hanno avuto un boom durante il periodo della pandemia di Covid-19 ma successivamente la domanda si è indebolita e il fatturato è sceso a di quasi 400 milioni di euro nel 2023”.

Secondo i top manager di Miele “si tratta di un fenomeno negativo duraturo al quale bisogna reagire”. È stato deciso di adattare metodi “chirurgici”: la maggior parte dei tagli riguarderà la sede centrale e un sito produttivo nella città tedesca di Guetersloh. Inoltre perderanno lavoro 700 dipendenti della fabbrica di lavatrici in Polonia, mentre gli ulteriori 600 posti di lavoro verranno tagliati in tutte le sedi tedesche, dalle vendite, alla produzione e all’amministrazione.

Più o meno la stessa situazione si registra in Spagna, dove il fondo britannico Zegona, che gestisce le attività spagnole di Vodafone, ha proposto ai sindacati un piano di licenziamenti per un massimo di 1.198 dipendenti su un totale di 3.268 lavoratori. Per arrivare a un accordo Vodafone Spagna ha convocato i sindacati per avviare il periodo di consultazione. Il management ha sottolineato che questo piano rappresenta “l’unico modo per garantire la redditività e la competitività dell’azienda”, mentre il piano di licenziamenti è dovuto a “ragioni economiche, produttive e organizzative” a fronte di un “forte deterioramento della situazione finanziaria e commerciale dell’azienda”, che ultimamente ha perso 400.000 clienti.

Ritornando alla Germania si scopre che anche l’industria dell’auto soffre di gravi problemi. Le vendite della trojka dominante delle case automobilistiche tedesche Volkswagen, BMW e Mercedes-Benz sono calate dell’1,7% nel primo trimestre del 2024, rispetto all’analogo periodo dello scorso anno. Come conseguenza gli utili delle maggiori case automobilistiche tedesche sono diminuite del 25 per cento. Secondo lo studio, appena pubblicato dalla società internazionale di revisione contabile e di consulenza EY (Ernst & Young) “con un calo delle vendite dell’1,7% e una diminuzione degli utili di un quarto, le tre case automobilistiche tedesche hanno ottenuto risultati complessivamente nettamente peggiori rispetto alla maggior parte dei loro concorrenti”.